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LIVE TMW - Inter, Spalletti: "Ora o mai più. La Roma ha il miglior calendario"

LIVE TMW - Inter, Spalletti: "Ora o mai più. La Roma ha il miglior calendario"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 16 aprile 2018, 15:582018
di Alessandro Rimi
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15.53 - Terminata la conferenza stampa di Luciano Spalletti

La difesa a tre cosa le dà di più e cosa meno? - "In più la possibilità di tenere un maggior numero di uomini in mezzo al campo. Loro giocheranno con almeno otto giocatori sulla linea mediana e da lì si dovrà passare. Non gli si deve dare la possibilità al Cagliari di gestire il pallone nel loro centrocampo. Sau ad esempio è una falsa punta che fa un grandissimo lavoro attorno a Pavoletti. Arrivano sempre con i due centrocampisti in chiusura. Se guardiamo come si è preso gol all'andata si capisce bene quel che intendo. Dentro al campo dobbiamo essere in tanti. L'obiettivo sarà quello di rompere la loro linea stretta di difesa. A quattro si può tornare, ma a condizione che uno dei terzini faccia anche il lavoro del centrale. Conta il contributo e l'equilibrio di tutta la squadra".

La Roma è ancora in corsa in Champions League: può perdere qualcosa sul piano psico-fisico? - "Secondo me ha il calendario più abbordabile di tutti. Se si va a fare una comparazione, mi sembra che sia messa meglio. La vittoria contro il Barcellona le ha dato tantissimo. Hanno innalzato il livello di confronto e forza contro qualsiasi avversario. Ci si può aspettare di tutto contro di loro. Hanno in mano il loro destino. La Roma ha dato a tutti una visibilità maggiore e, per questo, gli si deve dire grazie".

Contro chi dovremo aspettarci le cose migliori? - "Mi aspetto di fare un ulteriore passo in avanti dal punto di vista caratteriale. Il momento è adesso e mai più".

Da cosa è dipeso l'ingresso di Karamoh solo nel finale? - "È vero, a Bergamo l'ho messo troppo tardi. Nelle prossime partite magari giocherà di più. È un bravo ragazzo e ci potrà servire".

Guarda le gare di Lazio e Roma? - "Certo. Una di queste con noi rimarrà fuori. Il Milan non è tagliato dal rush finale, stando ai numeri. Le gare che si hanno a disposizione non mostrano comunque molte differenze tra l'Inter e le altre in corsa per un posto in Champions. Si guarda tutto".

Candreva come si sta allenando: qual è la sua condizione? - "Buona, ha già ricominciato a muoversi palla al piede".

In una stagione ci sono momenti diversi. Adesso quale state attraversando? - "Uno in cui sappiamo ciò che vogliamo e dove stiamo andando. Le analisi poi le faremo in fondo, ma siamo in condizione di poterli leggere in maniera positiva".

A Bergamo ha vinto l'avversario o la poca convinzione della sua squadra? - "Non eravamo troppo sicuri di pareggiare la loro fisicità. Di voglia di andare nell'uno contro uno in Serie A ho visto poche squadre come l'Atalanta. Loro li prendono apposta certi giocatori. Non mi sono andate giù le poche punizioni a nostro favore. Non siamo riusciti a guadagnarne molte. Questo è indicativo del fatto che abbiamo lottato poco".

Sarà ancora difesa a tre contro il Cagliari? - "Sono tranquillo anche con la difesa a quattro. Mi trovo a mio agio con entrambe le soluzioni. Se invece di due occasioni da gol ne creiamo cinque o sei, il discorso cambia. Nell'arco della stagione abbiamo già apportato diverse modifiche in corso. È fondamentale ciò che la squadra determina sul campo con questo o con quel modulo. Certe valutazioni vanno fatte. Ci sono anche altri calciatori in rosa. Non sono tante le squadre che segnano più di noi. La Lazio per fare tanti gol ne ha dovuti incassare altrettanti. Non tiriamo fuori solo cose che fanno comodo. Se questi sono i numeri è perché abbiamo tirato fuori valori da altri numeri. Chi ha fatto più e meglio sono squadre che ci stanno davanti da anni".

Il mal di gol la infastidisce: chiederà più concretezza sotto porta? - "Rafinha non deve tanto essere amareggiato di non aver fatto gol a Bergamo, quanto del tiro che lo avrebbe preceduto. La squadra in generale, compreso lui, nelle ultime partite ha creato delle opportunità. Si deve essere maggiormente esigenti nel gesto della finalizzazione. La preparazione per far gol la squadra l'ha avuta. Non c'è nessun coniglio da tirar fuori dal cilindro. Non siamo riusciti a segnare, ma il passo non è distante dal far sì che accada il contrario. Quando poi non si vince diventa un giocarsi al massimo i prossimi match".

Le battaglie si vincono prima nella mente: a Bergamo l'Inter è mancata di cattiveria? - "L'inizio del match non ci ha visto cattivi, ma nel secondo tempo è stato differente. È già passato quel periodo. Fosse stato all'inverso... Ho riguardato partite del passato giocate dall'Inter a Bergamo e non mi sono sembrate molto diverse dallo nostra. Sono sempre state molto difficili. Nel primo quarto d'ora si è sbagliato qualcosa: può darsi che non sia stato bravo io a far capire determinate cose ai miei calciatori. Poi però, dopo il predominio caratteristico dell'Atalanta, abbiamo costruito tanto. Abbiamo sbagliato il gesto tecnico finale, ma in fondo alla gara non c'è stata tutta questa differenza che si vuole far passare. È alla realtà della squadra che bisogna guardare. Tra una gara e un'altra succedono diverse cose".

La squadra ha o no qualità tecnica: ci sono pochi giocatori decisivi... - "Quando si dice qualità tecnica si pensa a tante cose. Per certi versi è stata fatta vedere e perché questa venga fuori bisogna mettere carattere, fisico e attenzione. La classifica vuole che si metta tutto questo. L'obiettivo è crescere in maniera continua, mettendo sempre qualcosa di più sia individualmente che sul piano collettivo. C'è chi segna di più e chi meno. La FIGC ci ha messo a disposizione un solo campionato ed è in questo che bisogna trovare qualcosa che possa fare da traino. Non ci illumina nessun altro, se non noi stessi".

Rafinha è pronto per giocare tutto il match? - "Sta bene. Quando non giochi per così tanto tempo è un continuo provare. Si guarda alla gestione interna, oltre che alla valutazione della gara precedente".

Cosa manca adesso alla squadra per vincere? - "Non si può più gestire niente. Non so quanti punti dovremo fare, ma di certo va analizzata la situazione partita dopo partita. La vittoria di domani è il nostro unico obiettivo. Qualche gara in cui abbiamo segnato poco non deve mettere in discussione le nostre prestazioni. Siamo a posto".

15.17 - Iniziata la conferenza stampa di Luciano Spalletti

14.45 - L'Inter torna a San Siro. Dopo le tre trasferte di fila (derby incluso) che hanno fruttato appena due punti, al Meazza i nerazzurri cercano la vittoria e i gol per proseguire nella corsa a un posto in Champions. In arrivo il Cagliari di Lopez, per la sfida che vale la 33esima giornata del campionato di Serie A. Tra poco il tecnico dell'Inter, Luciano Spalletti, risponderà ai giornalisti presenti nella sala stampa del Suning Training Centre di Appiano Gentile. Segui il LIVE su TuttoMercatoWeb.com