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LIVE TMW - Leonardo: "Non sarà un mercato folle. Bonucci-Juve? Idea sua"

LIVE TMW - Leonardo: "Non sarà un mercato folle. Bonucci-Juve? Idea sua"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 26 luglio 2018, 17:192018
di Lorenzo Di Benedetto
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Il giorno del ritorno al Milan di Leonardo è arrivato. L'ex centrocampista rossonero svolgerà il ruolo di direttore tecnico e sarà lui l'uomo mercato da qui fino al 17 agosto. Tra pochi minuti il dirigente prenderà la parola in sala stampa, per presentarsi dopo essere tornato a Casa Milan.

16.33 - Inizia la conferenza stampa di Leonardo.

Quali sono le prime sensazioni? Cosa vuole costruire?
"Avrò un ruolo legato al Milan, sia in campo che fuori. Ho visto un interesse molto grande per il calcio, una struttura ampia, fatta da persone giovani e sono felice di come sono stato scelto. Questo è stato ciò che mi ha fatto scegliere il Milan e abbiamo deciso di iniziare questo percorso. Ci sono tante cose da mettere in pratica, siamo solo all'inizio e servirà tempo ma non vedo l'ora di ricominciare, dopo 9 anni dal mio addio".

Lei sarà responsabile del mercato. Ci sono aggiornamenti con le trattative con la Juve?
"Non ho incontrato solo la Juve, ma anche altre persone, questo è normale. Sono arrivato durante il mercato e quindi in ritardo e quindi ero obbligato a farlo. È ovvio che siamo legati al Fair Play Finanziario. Siamo tornati in Europa League perché abbiamo dato garanzie. Non sarà un mercato folle ma saggio. Cercheremo di fare questo. La situazione Bonucci parte per un desiderio del giocatore. Se potremo accontentarlo lo faremo, altrimenti no. L'idea è sua, molto tranquilla e sensata, e da lì è partita la trattativa".

Come ha preso le contestazioni?
"Capisco le reazioni e le rispetto, forse legato anche al passato. Se discutiamo di sentimenti vuol dire che c'è stato anche qualcosa di positivo. Tutto questo è comprensibile,il passaggio all'Inter c'è stato".

Questa è la sua sfida più grande?
"I ritorni sono sempre difficili, perché non si arriva da zero. Qui c'è un pezzo della mia vita, a Milano sono diventato adulto, a 27 anni e ho concluso la mia carriera da calciatore. Realizzare qualcosa nella mia seconda casa è la sfida più grande. Non parlo però di sfida personale, visto che deve esserci equilibrio tra me e il club. Mi piace".

Per il FPF, sarà fondamentale cedere? Come valuta il lavoro dei suoi predecessori?
"La squadra è il risultato di una serie di fattori. Negli ultimi anni ci sono stati due passaggi di proprietà. L'anno scorso abbiamo fatto una buona stagione, soprattutto nella seconda parte. Ci sono stati giocatori che hanno giocato meno e queste sono le situazioni da risolvere. Purtroppo abbiamo poco tempo ma questi giocatori partiranno".

Il Milan può permettersi di trattare Higuain o Morata senza cedere?
"Ci sono varie formule per fare gli acquisti. Siamo legati agli accordi con la UEFA e non credo che sarà possibile fare adesso il grande colpo che ci serve. Le cifre nell'ultimo anno sono raddoppiate e questo non ci aiuta".

Quali sono i progetti legati al campo? E qual è quello a lungo termine?
"Sono sincero, devo conoscere molto bene l'ambiente. Vogliamo dare una linea societaria, sono del parere che sia la testa a guidare il lavoro del resto. La prima cosa da fare è trovare l'equilibrio di gestione. Rispetto alla squadra è difficile adesso cambiare l'identità e c'è poco da cambiare. I giocatori devono esprimersi al meglio e poi miglioreremo il tutto".

Qual è il suo punto di vista con Gattuso?
"Il mio è condiviso con quello della società. Gattuso è stato il primo a essere confermato. Sento parlare di Conte ed è normale parlare di allenatori importanti che al momento sono liberi. Ma nessuno ha mai parlato con Conte e Gattuso è saldo sulla panchina, visto che è un uomo di Milan".

La proprietà le ha dato linee guida da seguire?
"Sugli ingaggi ho risposto prima, sono veramente pesanti per il club. Il problema adesso non è legato al costo dei cartellini ma a quello degli stipendi".

Sono state settimane difficili per lei le ultime?
"Penso solo al futuro, per me è un orgoglio essere stato scelto. Questo mi ha toccato profondamente e devo solo ringraziare la società per il privilegio che mi ha dato".

Reina e Donnarumma sono portieri importanti. Ci sono offerte?
"Le offerte non sono arrivate, anche perché io sono arrivato oggi e parlo solo di quelle arrivate in giornata. La coppia è equilibrata, parliamo di un grandissimo giovane e di un estremo difensore che ha dato tutto nei suoi 36 anni. La coesistenza è gestibile e abbiamo parlato di questo con Gattuso. Poi se arriveranno offerte vedremo. Ho parlato anche con i loro agenti per capire le situazioni".

Gattuso ha chiesto 3 acquisti. Restiamo su quelli?
"Attaccante, esterno e centrocampista sono i ruoli detti dal mister e sono gli stessi che avevo messo anche io nel mio progetto. Poi chiaramente nel mercato può succedere di tutto. Vedremo".

Ha parlato con Paul Singer? Condivide il suo stile? Pensate a Maldini?
"Una società ha lo stile della proprietà e non dei dirigenti. Questi ultimi vengono scelti in base alle idee. Non sarò io a dare lo stile, seguo le linee guida e cerco di metterle in pratica. Paolo è un mio grande amico e rappresenta la storia del Milan. Questo è un valore unico ed enorme. Se sarà con noi sarà molto bello".

I tifosi si aspettano un altro Thiago Silva o un altro Kaka. Oggi è possibile fare questo?
"Bisogna seguire questi giocatori per un anno, forse di più. Non è facile, oggi la realtà è diversa ed è difficile trovare un giovane di quella qualità".

Kalinic all'Atletico Madrid?
"C'erano tante trattative in corso quando sono arrivate. Per Nikola ci sono anche altre opportunità, ne stiamo parlando ma ancora non c'è niente vicino alla chiusura".

André Silva?
"La situazione è diversa rispetto a quella di Kalinic, visto che parliamo di un giocatore più giovane. La scelta deve essere fatta con calma e capiremo cosa sarà meglio per tutti".

La squadra è negli Stati Uniti, questo la aiuta o la penalizza?
"Avrei preferito avere i giocatori vicino, ma l'impegno era stato preso. Li avrei voluti qui per parlarci ma avremo tempo per affrontare i vari argomenti".

Da quando è andato via la Juve ha vinto tutto quello che c'era da vincere. Come vive questa cosa?
"Incredibile. La Juventus sta vivendo il suo miglior momento della sua storia. Ci sono però squadre che si sono rinforzate, come Napoli, Inter e Roma. Poi c'è la Lazio che ha fatto molto bene. Il campionato italiano è tornato a essere molto competitivo e dobbiamo fare meglio e di più per tornare tra le squadre che lottano per la Champions".

Arriverà un direttore sportivo?
"Qualcuno che mi dia una mano ci vuole ma la scelta delle persone è molto importante e non va fatta in fretta. Anche per quel che riguarda i giocatori dobbiamo avere pazienza, la società ci ha dato una linea e coloro che arriveranno devono rispecchiarla".

Bonucci ha chiesto di andarsene. Se la trattativa non si concretizzerà come si risolverà la questione?
"Un giocatore può chiedere di andare via, è normale. Si parla con lui delle strategie e poi una persona fa le valutazioni che deve. È arrivato al Milan l'anno scorso come un simbolo ed è stato fatto capitano. Con sintonia e armonia affronteremo la situazione".

Qual è la situazione legata a Locatelli?
"È uno dei giocatori nati qua e per questo è come se fosse un figlio per il Milan. C'è poi una parte più pratica, dobbiamo capire la sua volontà, ma credo che non abbia finito il suo processo di maturazione. Se crescesse qua sarebbe positivo per noi".

I tifosi non si identificano più nella squadra e si sono aggrappati a Gattuso. Vuole dire qualcosa al pubblico?
"Penso che il calcio sia cambiato e fare i conti sia inevitabile. In Inghilterra girano tantissimi soldi per esempio. Poi ci sono i sentimenti, la storia e la tradizione. Il Milan ha avuto giocatori e dirigenti più importanti di me e sicuramente non sono il simbolo del Milan. La scelta legata a me è professionale. Detto questo credo che dentro questa struttura si debba investire sul legame e sulla storia. Ci sono figure che possono rappresentarla più di me".

Verrà cambiata la struttura del settore giovanile?
"Ci vorrà un po' di tempo, sono sempre stato legato all'ambiente ma non negli ultimi due anni e per questo devo capire tante cose ancora. Anche questo è un obiettivo importante, vogliamo produrre giocatori con il DNA del Milan".

Un messaggio ai tifosi?
"Da quando è nata questa possibilità per me ho avuto un emozione impressionante. Sono sommerso di cose da fare e questa è la forza del Milan. Questo ritorno cambia la mia vita in generale, la voglia di riportare il club in alto è tantissima, anche se ci vorrà ancora un po' di tempo".

17.19 - Termina qui la conferenza stampa di Leonardo.