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LIVE TMW - Liverpool-Roma 5-2, Di Francesco: "Chi non ci crede resti a casa"

LIVE TMW - Liverpool-Roma 5-2, Di Francesco: "Chi non ci crede resti a casa"
martedì 24 aprile 2018, 23:222018
di Ivan Cardia
fonte Dall'inviato a Liverpool

Parola a Eusebio Di Francesco. In conferenza stampa, il tecnico della Roma commenta il 5-2 subito dai giallorossi ad Anfield contro il Liverpool.

Salah ha potuto giocare spesso l'uno contro uno. Cosa non ha funzionato?
"Era prevedibile, visto che lasciavano tre attaccanti su: quando non hai la qualità o determinate letture perdi tanti duelli. Se ne perdi così tanto è normale che certe cose accadono, ne abbiamo persi troppo, non ci siamo mossi adeguatamente sui palloni scoperti loro. Non conta essere a 4, a 5 o 6. Quando attacchi difendi sempre a tre, e in questo senso siamo stati meno bravi e poco qualitativi".

5-2 meglio del 4-1? C'è speranza?
"Se fanno gol loro è colpa nostra, se facciamo gol noi è demerito del Liverpool. Noi abbiamo commesso delle ingenuità, ma siamo stati bravi a non mollare, questa squadra deve avere un'anima. Non mi è piaciuto l'essersi un po' abbattuti: avevamo preparato bene la gara e l'avevamo giocata bene nei primi 25 minuti. Poi siamo calati in tante cose. Poi è ovvio che domani parleremo di sistema di gioco perché siete tutti allenatori. Però se non vinci i duelli e non sei determinato nei contrasti puoi giocare come ti pare. La speranza deve esserci, sennò non faremmo questo lavoro. Non parliamo di miracoli, perché le cose non arrivano per miracolo ma per il lavoro. Come ci abbiamo creduto col Barcellona ci dobbiamo credere ora".

Roma sfortunata nell'arbitraggio. Quanto ha influito?
"Non mi attaccherei all'arbitraggio, ci sono stati altri aspetti su cui lavorare".

Strootman sul 5-0 ha discusso con lei. Cosa è successo?
"Questo fa capire cosa succede quando non si è nel momento della gara. Era una situazione di calcio d'angolo e avevo fatto dei cambi, avevo detto di mettersi 4-3-3, invece i ragazzi si sono messi 4-2-3-1. Non ci siamo capiti, è stata un'incomprensione che ci ha portati a subire il quinto gol".

Tardive le correzioni nel secondo tempo?
"No. Non pensavo di prendere tutti questi gol insieme. Se fossimo rimasti in partita magari non avrei dovuto agire così. Tardivo o no, non lo so. Però facciamo fatica a parlare di cosa può cambiare nei movimenti con tanti errori individuali. A un certo punto abbiamo ritrovato diversi meccanismi, però abbiamo anche vinto più duelli e questo ha fatto la differenza. Abbiamo perso troppi palloni centrali, dovevamo giocare in ampiezza perché loro se prendono palla dentro diventano pericolosi. Noi dietro dovevamo giocare a cinque, non a tre. Poi ho cambiato perché non avevamo una logica in quel momento, avevamo perso le distanze e c'erano dei giocatori demoralizzati in quel momento lì. Dovevamo essere bravi a rimanere in partita, non l'abbiamo fatto".

Ha parlato di atteggiamento: lei pensa che tutti i giocatori della Roma siano pronti a queste partite, o c'è qualcosa da migliorare a livello di mentalità per evitare bambole del genere?
"Se si vuole giocare a certi livelli devi avere la forza di sentirti all'altezza degli avversari e anche nei momenti di difficoltà devi lavorare su certi concetti. Devi avere la capacità di rimanere in partita. Noi per 45 minuti non l'abbiamo avuta, siamo stati in grandissima difficoltà, cosa che non è accaduta né nel finale né nell'inizio. Però nella parte centrale della gara il Liverpool ci è stato troppo superiore. Nella storia della Roma, parliamo di livelli che non venivano raggiunti da decenni: la squadra non è abituata. Per il ritorno, chi non ci crede deve stare a casa. Dobbiamo crederci. Poi stasera sono io il primo colpevole, sono chiaro. Però siamo in semifinale di Champions".

Si conclude qui la diretta testuale TMW dedicata alla conferenza stampa di Eusebio Di Francesco.