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LIVE TMW - Verratti: "Ventura? Sono scelte sue, non mi va di parlarne"

LIVE TMW - Verratti: "Ventura? Sono scelte sue, non mi va di parlarne"TUTTO mercato WEB
martedì 13 novembre 2018, 13:322018
di Andrea Losapio

Fine della conferenza stampa.

Sugli insulti. "Queste cose non succedono all'estero, non ho mai sentito, a parte quando giocavamo a Marsiglia, cose così. Veniamo insultati per una partita di calcio, molte volte per una persona è difficile da digerire una sconfitta la domenica. Noi giocatori diamo tutto, è il nostro lavoro, siamo vissuti con il calcio. Penso che gli insulti non ci debbano stare. Sono d'accordo con Ancelotti, se non facciamo qualcosa di eclatante le cose non cambieranno mai. Se vinci sei buono, se perdi sei uno stronzo e questo non deve succedere".

Ancora su Ventura. "Non penso siano tutte responsabilità sue, è stata dura per tutti. Delle volte può succedere, soprattutto la Spagna ha dimostrato di essere superiori di noi. Come detto prima, non mi va di parlare di altre persone, ho una mia idea ma non mi va".

Sulle dimissioni di Ventura. "È stato un giorno brutto della mia vita, era una possibilità che ci siamo fatti scappare, rimane nella memoria. Ventura... non so cosa sia successo veramente, sono scelte sue, non mi va di parlarne".

Su un anno fa. "Non ho bellissimi ricordi a San Siro, è stato un anno complicato per noi, per la Nazionale, per voi. Penso siamo guariti, non si può restare fermi, soprattutto dopo una sconfitta. Abbiamo già nuovi giocatori, un nuovo allenatore, il primo passo è riportare entusiasmo e la gente allo stadio".

Sul primo posto. "Ci crediamo, è una bella sfida, è difficile. Anche se vincessimo con il Portogallo c'è ancora una possibilità".

Su Buffon. "Gigi è veramente felice per la scelta che ha fatto a Parigi, ha l'entusiasmo di un bambino, ha già contagiato tutti. Penso che quest'esperienza gli abbia portato voglia ed entusiasmo. Per la Nazionale... non deve dimostrare nulla. Non ho parlato di questo con lui, ma ne sono sicuro, ha dato tantissimo. Qui dovrebbe avere sempre la porta aperta".

Sul girone di Champions. "Molto emozionante, difficile, con tre squadre che non meriterebbero di uscire nella fase a gironi. Con il Liverpool tenteremo di fare del nostro meglio".

Sul doppio play. “Mi trovo molto bene con Jorginho, ho giocato tantissimo con Thiago Motta al PSG, molto vicini. Mi piace perché puoi avere tanti palloni, soprattutto non subiamo occasioni dall’altra squadra. Mi piace come il mister vede il calcio. Non credo sia giusto adattarsi agli avversari, non possiamo sempre cambiare. Dobbiamo continuare su questa strada al di là dell'avversario, per avere un'altra filosofia”.

Sul futuro. "Non penso di cambiare, sono una persona a cui non interessa ciò che dice la stampa o un giornalista. Sia nei momenti negativi o positivi. Gioco per un club, hanno fiducia in me, me lo dimostrano sempre. Sono lì da 7 anni, non ho mai avuto problemi di allenatore. Soprattutto in una squadra che può permettersi ogni anno grandi acquisti. Da quando è partito Ibra sono stato il responsabile di molte cose, mi viene più voglia di continuare per vincere qualcosa di importante".

Sull'Italia. "In mezzo al campo si sono viste cose molto interessanti, bisogna migliorare tantissime cose, in Polonia abbiamo avuto tantissime occasioni e non siamo riusciti a sbloccarla prima, a un certo punto potevamo pure perdere. Il mister conosce il calcio, è una cosa molto importante. Sentire la fiducia, la felicità della gente, ci fa piacere. Era un momento difficile. Sabato saremo davanti a tantissima gente, contro una grande squadra".

Sul PSG. "È stata una settimana difficile perché ho fatto una cazzata, non bisogna fare queste cose rappresentando un grande club. Ho chiesto scusa, parlando con la squadra, si guarda avanti".

Sulla Nazionale. "Nel club puoi dimostrare tutti i giorni, c'è una considerazione diversa. Con l'Italia viviamo un mese, un mese e mezzo, è più difficile. Se sei all'estero si vedono meno partite. Non penso ci sia meno considerazione, tutti si aspettano moltissimo da me e vuol dire che mi reputano un giocatore importante. Il mio compito è quello di dare tutto in mezzo al campo".

Sulla Champions. "È uno dei nostri obiettivi, ci sono Bayern, Barcellona, Juventus. Sono grandi squadre con un ottimo organico, saranno fra le favorite per la coppa".

Su Tonali. "Non ci ho ancora parlato, ma per arrivare in Nazionale serve delle qualità. Mi ricorda un po' me, perché anche io alle prime convocazioni ero in Serie B. Per lui è una grande cosa, giocare per la Nazionale non capita a tutti, sicuramente sarà contento, porterà entusiasmo. Ne abbiamo bisogno".

Sugli stipendi del PSG e il premio per chi applaude. "Questo è un premio che prendiamo noi, non sono cose in più. Avendo un contratto ci sono clausole da rispettare. Ci sono 100 regole, se manchiamo di rispetto al club o al compagno, non solo per gli applausi".

Su Bernardeschi. "È molto importante per la Nazionale, anche per la Juventus. Chi c'è qui però può giocare, dobbiamo pensare alla squadra, dare il massimo per tutti quelli che non giocano".

Sulla Nazionale. "È sempre così, quando gioco bene sono da azzurro, quando gioco meno bene ci sono critiche".

Marco Verratti interverrà fra poco, nell'Aula Magna del centro tecnico di Coverciano, in vista della sfida fra Italia e Portogallo, in programma sabato alle ore 20.45.