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Lo sfogo di Allegri. Due finali straordinarie, ma sembrano ordinarie

Lo sfogo di Allegri. Due finali straordinarie, ma sembrano ordinarieTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 13 febbraio 2018, 23:522018
di Ivan Cardia

“Non si può andare in finale di Champions ogni anno”. Sbotta Massimiliano Allegri. Che in conferenza difende la squadra, ma evidentemente il boccone l’ha assaporato amaro. Difficile fare altrimenti, quando un 2-0 diventa un 2-2. Sul quadro generale, però, è difficile dargli torto. Vincere la Champions League, per un’italiana, è quasi un miraggio, dal triplete interista in poi. La Juve, almeno, ci prova. Ma la prima forza del nostro campionato ospita la quinta della Premier League costretta a giocarsela alla pari. Lamela, per esempio, giocherebbe titolare in qualsiasi squadra in Serie A. Col Tottenham, ha esordito oggi in Champions League in stagione. Il diavolo non sempre è nei dettagli: la differenza, specie economica, col calcio inglese è macroscopica.

Il gap esiste, è nei numeri. Le inglesi vanno male in Europa? Vero, ma pur sempre meglio delle italiane. Che in Champions vuol dire solo la Juve, in Europa League neanche ne parliamo. La Juve, torniamo alla base: le due finali, a un certo punto, pesano. Nel senso che ce l’aspettiamo tutti favorita, quasi d’obbligo, contro una squadra comunque di alto livello come il Tottenham. E invece quelle due finali sono arrivate in tanti modi: con la lotta, costante. Con un po’ di fortuna, che in Champions serve sempre. Con qualche impresa, come dominare il Barcellona. Due fatti straordinari, che sembrano ordinari. Su questo, è davvero difficile dare torto ad Allegri.