Lozano fa tremare il Messico: la terza generazione d'oro del Tricolor

Hirving Lozano fa tremare il Messico. Letteralmente: al momento del gol contro la Germania, due sismografi di Città del Messico hanno registrato un piccolo terremoto. Miracoli di un calcio che è il più ricco del continente americano a livello di campionato, il più sopravvalutato. E del suo miglior talento attuale.

Il giustiziere dei ragazzi di Joachim Löw, per gli appassionati, è tutto fuorché un Carneade. Classe '95, nato nella capitale, si mette in mostra col Pachuca: 31 gol in 120 apparizioni. Esterno sinistro ma capace di giocare benissimo col destro, parte in velocità, si accentra, segna. Il gol con la Germania è un marchio di fabbrica.

Chiedere informazioni ai difensori dell'Eredivisie: l'impatto di Lozano in Olanda è di quelli che lasciano il segno. Arriva per 8 milioni di euro, portato dal Messico ai polder dal PSV Eindhoven. Mino Raiola, il suo agente, gongola. Lozano ripaga dell'investimento: 19 gol in 34 apparizioni stagionali. Con il Messico, quello siglato alla Germania è stato l'ottavo gol in 29 presenze.

L'Olanda l'ha scoperto, la Germania l'ha scoperto, il Messico ha un nuovo leader per la sua terza generazione d'oro. Quella di Rafa Marquez ha aperto la strada, quella dei Giovani dos Santos e Javier Hernandez ha un po' deluso le aspettative. Ora tocca all'annata dei ragazzi d'oro, capeggiati da un esterno tutto gol, rapidità e fantasia.