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Maldini-day - Da Liedholm ad Ancelotti, 24 anni di grandi successi

Maldini-day - Da Liedholm ad Ancelotti, 24 anni di grandi successiTUTTO mercato WEB
lunedì 6 agosto 2018, 14:452018
di Michele Pavese

Una storia d'amore durata 24 anni (31 se consideriamo i primi passi mossi nel settore giovanile), cominciata a Udine e terminata a Firenze. A Paolo Maldini sono bastati pochi minuti per conquistare il Milan e dimostrare di non essere un semplice figlio d'arte. Lanciato da Nils Liedholm, esaltato da Arrigo Sacchi ed entrato nell'Olimpo con Fabio Capello e Carlo Ancelotti, il mitico numero 3 rossonero ha segnato quasi un quarto della storia del Diavolo, mettendo in bacheca un numero incredibile di record e trofei (e qualche inevitabile delusione): 647 presenze in Serie A, 7 Scudetti e 5 Coppe dei Campioni/Champions League sono sono alcuni dei numeri che hanno caratterizzato la carriera di uno dei calciatori più forti di tutti i tempi.

Una bandiera, una delle ultime del calcio italiano insieme a Francesco Totti, Javier Zanetti e Alessandro Del Piero. Tecnica, forza fisica e personalità. Un giocatore completo, capace di ricoprire tutti i ruoli della difesa: dall'esordio come terzino destro al cambio di fascia, fino agli ultimi anni trascorsi da centrale difensivo. Ma di Maldini hanno sempre colpito la spiccata leadership e la forza mentale, che gli hanno permesso di superare molti momenti difficili. Deciso, testardo, incapace di scendere a compromessi: un carattere forte, che gli ha inviso le simpatie di parte della Curva. Sono trascorsi nove anni da quell'addio burrascoso e quel Milan vincente ormai non esiste più, sconvolto da un periodo caratterizzato da incertezze e confusione. La sua missione, oggi come 33 anni fa, sarà quella di riportare il club ai suoi antichi splendori.