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Marchisio, che tegola. Più per la Nazionale che per la Juventus

Marchisio, che tegola. Più per la Nazionale che per la JuventusTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 18 aprile 2016, 12:302016
di Raimondo De Magistris

L'infortunio di Claudio Marchisio è l'unica, grande, nota stonata arrivata ieri dallo Juventus Stadium per i tifosi bianconeri. Dopo 15 minuti, quando i campioni d'Italia già conducevano 1-0 la sfida contro il Palermo, il centrocampista con la casacca numero 8 ha dovuto abbandonare il terreno di gioco per un contrasto con Vazquez in cui ha avuto la peggio.
L'uscita in barella non lasciava presagire il meglio e la risonanza magnetica, arrivata qualche ora dopo, ha confermato i peggiori sospetti: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Marchisio nei prossimi giorni sarà sottoposto a intervento chirurgico, ma per lui lo stop non sarà inferiore ai sei mesi. Un brutto infortunio, il più brutto, per un giocatore che ha iniziato la stagione in ritardo proprio a causa di un problema fisico. In quel caso agli adduttori.
Un infortunio che è stato tra i motivi principali del difficile inizio di stagione dei campioni d'Italia e fa comprendere bene il peso specifico che Marchisio ha in questa Juventus.

Reinventato come regista da ormai un paio di stagioni, il calciatore classe '86 quest'anno non ha fatto in alcun modo rimpiangere l'assenza di Pirlo sostituendo nel migliore dei modi il centrocampista bresciano.
Col ritorno di Marchisio la Juventus è tornata a volare, prezioso il suo contributo per la conquista del quinto Scudetto consecutivo (ormai a un passo) e per la conquista di una finale di Coppa Italia che la Juve dovrà disputare senza il suo regista.
Per Allegri sarà sicuramente un assenza importante, ma ancora più pesante sarà la sua assenza in Francia al prossimo Europeo. Per Conte, infatti, Marchisio era il vero perno di centrocampo su cui far ruotare la squadra. Un punto di forza, uno dei pochi punti di forza, di una Italia che arriverà all'Europeo con una rosa non all'altezza di almeno quattro-cinque nazionali.