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Milan, Berlusconi: "Vogliamo essere protagonisti in Italia e in Europa"

Milan, Berlusconi: "Vogliamo essere protagonisti in Italia e in Europa"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 20 febbraio 2016, 21:512016
di Marco Frattino

Attraverso una lunga intervista concessa al microfono di Milan Channel, Silvio Berlusconi ha parlato del futuro club rossonero: "Io dico che il Milan ha un obbligo, di restare protagonista nel calcio mondiale. Per fare questo bisogna entrare in concorrenza con club che sono di soci che hanno infinite possibilità finanziarie derivanti dal petrolio. E per questo motivo abbiamo sentito l'esigenza di ampliare la nostra base economica e quindi abbiamo da un anno questa negoziazione con Mr. Bee che è in corso che prevede la commercializzazione del brand Milan nei paesi orientali e soprattutto in Cina dove il Milan conta 243 milioni di simpatizzanti. E' importante per noi arrivare a questo incremento del nostro capitale per poter disporre anche di investimenti per acquisire quei fuoriclasse per arrivare a essere competitivi con le grandi squadre. Abbiamo ritenuto che una strada potesse essere quella di un Milan tutto italiano, abbiamo 6 giocatori provenienti dal nostro vivaio. Purtroppo in attacco c'è carenza di attaccanti italiani bravi, quindi ci siamo affidati ad attaccanti stranieri. Il futuro direi che è: volontà assoluta di restare protagonisti in Italia e in Europa, possibilmente vincendo la Coppa dei Campioni e nel mondo. Due, costruire un nuovo ciclo con una squadra giovani che possano essere titolari nel Milan come Donnarumma e De Sciglio per fare dei nomi. Adesso si è aggiunto alla rosa Locatelli, che io ritengo essere l'erede di Pirlo ed è dotato di grandi doti tecniche e fantasia. In attacco abbiamo un fuoriclasse che si chiama Bonaventura, che è il numero 10 predestinato.

Dobbiamo acquisire due attaccanti, uno potrebbe essere Mario Balotelli se diventasse saggio e un altro sarebbe da trovare. La volontà assoluta è quella di una squadra che vince e che grazie alle vittorie riesce a far quadrare i bilanci. Una squadra che diventa per la sua base societaria internazionale e che quindi può contare su delle risorse necessarie. Io non penso che una squadra possa diventare protagonista se non può spendere 100-150 milioni all'anno per la campagna acquisti. Questa è una cosa che una possibile, probabile chiusura dell'affare con Mr. Bee potrebbe portare. Concludo con una cosa: noi tutti abbiamo il Milan stampato sul nostro cuore. Il calcio è la metafora della nostra vita. Il Milan per noi è l'esempio di questi ragazzi che scendono in campo che devono essere padroni del campo e del giuoco e devono vincere convincendo con la passione l'entusiasmo, con il bel gioco, con la lealtà. Il Milan credo debba e possa essere una grandissima scuola da cui tutti abbiamo da imparare e con la quale tutti noi possiamo essere sereni e felici".