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Milan, Gattuso: "Figuraccia storica, sono il primo responsabile"

Milan, Gattuso: "Figuraccia storica, sono il primo responsabile"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 22 aprile 2018, 17:152018
di Daniel Uccellieri

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha parlato a Milan Tv dopo la sconfitta subita in casa con il Beneveno: “Non si può fare una figuraccia per capire se fa bene o no. Uno strano odore già lo sentivo, si affrontava una squadra senza niente da perdere, che da un mese gioca un calcio che può mettere in difficoltà. Siamo una squadra a cui manca l’anima, si tocca con mano. Adesso è facile avere la faccia triste ma si sapeva che se non la si giocava con voglia si perdeva. Io sono il primo responsabile ma quando una squadra non ha voglia non basta il possesso palla o le 21 conclusioni".

Sul momento: “La partita con il Benevento era di facilissima lettura. Conoscevamo le loro caratteristiche, sapevamo che dovevamo giocarla con grande voglia, rispetto e veemenza. Anche se la squadra fosse stanca, con organizzazione si poteva fare. Non mi piace l’interpretazione. Per questo mi assumo le responsabilità. Forse non mi sono fatto capire e questo per un allenatore è bruttissimo”

Su cosa dire alla squadra: “Questa non è una sconfitta, è una sconfitta che nella storia del Milan resterà per tantissimo tempo e brucia. Indossiamo una maglia storica, serve metterci la faccia. Io ce lo metto e sono il responsabile. Serve che pesi questa sconfitta, siamo una società gloriosa e oggi abbiamo fatto una brutta figura. Staremo insieme, ci guardiamo e ci assumiamo le nostre responsabilità”

Sulle parole di Mirabelli: “Io penso che in questo momento non bisogna dimenticare cosa hanno fatto i ragazzi. Questa è una squadra che dà tutto, abbiamo fatto una prestazione buona ma senza cuore, senza nulla. Questa è la cosa che mi ha dato più fastidio. La qualità ci ha fatto vincere tanto prima ma la squadra non mollava mai. Oggi sembrava che tenessimo male il campo, che non avessimo la testa giusta. La cosa che si tocca con mano è questa”.