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Milan, Gattuso: "Mancata la voglia. Stasera provo vergogna"

Milan, Gattuso: "Mancata la voglia. Stasera provo vergogna"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 21 aprile 2018, 23:342018
di Luca Chiarini

Gennaro Gattuso si è espresso ai microfoni di Sky Sport dopo il sonoro tonfo interno contro il Benevento: "Per giocare a calcio non bisogna soltanto mettere in campo la tecnica. Manca l'anima, la voglia. Dopo Napoli ci hanno fatto i complimenti, adesso c'è involuzione, c'è preoccupazione. Non si possono fare tanti movimenti sbagliati sugli attaccanti, il problema non erano le due punte. Dobbiamo ritrovarci, ritrovare la voglia di stare in campo, l'umiltà di tenerlo. Il responsabile sono io, non ho segnali durante la settimana, la squadra si impegna. Devo farmi delle domande anche io. L'intensità manca, è un dato di fatto. Ero preoccupato, il Benevento è sbarazzino, esprime un buon calcio. Sapevo che avremmo dovuto faticare, adesso è facile assumersi le responsabilità. Dobbiamo capire chi siamo, io lo so, dobbiamo giocare con organizzazione tecnico-tattica, non possiamo giocare ognuno a modo suo".

"È stata una figuraccia, dobbiamo lavorare. Troppo facile dire che siamo stanchi, che abbiamo fatto una rincorsa. Possiamo affrontare meglio le partite, con umiltà e voglia. Lo sviluppo è stato fatto bene, ma a volte ci muoviamo al contrario. A tratti sembriamo una banda musicale, in questo momento per gli attaccanti è difficile. Non sono l'unico problema, non abbiamo un giocatore alla Calhanoglu. Tante volte è l'applicazione che non mi piace, abbiamo fatto cose che non abbiamo mai provato. Tre-quattro volte in fuorigioco con letture facilissime. Abbiamo giocatori giovani con tanta pressione perché non segnano. Abbiamo comunque giocato bene, abbiamo sofferto il loro palleggio, facendo pressione senza senso a volte. Ma non è un caso aver tirato ventidue-ventitré volte e non aver segnato. Oggi non abbiamo pressato, abbiamo fatto il solletico con il 4-4-2. Poi abbiamo fatto meglio".

"Bisogna essere obiettivi, la scelta di mettere due attaccanti è stata mia. Io ho ben chiaro cosa non sta andando, anche quando non stai bene e giochi con organizzazione puoi sopperire a delle lacune. La ricetta è riuscire a guardarci in faccia e capire qual è il problema. Il problema è come interpreti le cose, se non ha quella veemenza, quell'occhio con il sangue. Aspettiamo di prendere la mazzata per reagire, dobbiamo capire tutto quello che abbiamo fatto, non basta palleggiare e partire dal basso. Ci vuole voglia, bisogna sentire un odore sgradevole prima, non dopo, quando è troppo tardi. Mi vergogno, provo tanta amarezza. Il pericolo lo annusavo già tre giorni fa, il rammarico è che forse non ho fatto abbastanza io. O la sbloccavi subito o diventava difficile. Anche se non hanno grandissima difficoltà possono metterti in difficoltà".