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Milan, Gattuso: "Non sappiamo reagire a livello mentale"

Milan, Gattuso: "Non sappiamo reagire a livello mentale"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
giovedì 7 dicembre 2017, 21:282017
di Ivan Cardia

"La scelta di lasciare tanti giocatori a casa è stata una mia scelta per poter lavorare prima di partite importanti in campionato e in TIM Cup". Prima sconfitta alla guida del Milan per Gennaro Gattuso, che in conferenza stampa analizza il 2-0 subito dal Rijeka, come riportato da milannews.it: "Abbiamo cercato di dare minutaggio a chi ha giocato poco. Ho la sensazione che sia una squadra che quando succede qualcosa di negativo scompare e penso che dobbiamo lavorare su questo. La responsabilità è mia per i giocatori che sono andati in campo. Ho la sensazione che a livello mentale sia una squadra che non riesca a reagire".

Sull'impatto psicologico.
"La mia preoccupazione più grande è far migliorare il campo. Alla società ci penseranno Fassone e Mirabelli. Noi dobbiamo invertire la rotta, così non si va da nessuna parte".

Su Andrè Silva.
"Conosciamo tutti il suo valore. Quando gioca in nazionale fa sempre gol ed è un giocatore di livello internazionale. Oggi ha fatto fatica, sembrava un corpo estraneo dentro al campo. Specialmente in questo tipo di partita ciò che ha fatto vedere non basta. Quando hai la possibilità di giocare in Europa 90 minuti con la maglia del Milan devi fare di più".

Se non è troppo poco per il Milan nonostante la scarsa posta in palio.
"Quando si indossa la maglia del Milan bisogna rispettarla. A me brucia tutto questo. Abbiamo fatto giocare giocatori che avevano bisogno di mettere minutaggio. Non siamo venuti qua per perdere. Abbiamo un bisogno fottuto di cambiare trend e mentalità. 64% di possesso palla per noi non conta nulla. Dobbiamo giocare con veemenza e con voglia. Tutto questo ci manca".

Se il Milan è rimasto a Benevento con la testa.
"Sarebbe facile dire di sì, ma non è così secondo me. E' una partita differente, è una partita europea, tanti giocatori avevano la possibilità di mettersi in mostra. Quando prendiamo una legnata nei denti ho la sensazione che non ci riprendiamo più. Ho visto l'impegno e la voglia di aiutarsi, ma non basta tutto questo. Nel primo tempo Locatelli era sempre posizionato in modo corretto, ma quando sviluppavamo ci è mancato Zanellato. E' un giovane, ci sta l'emozione. La circolazione palla era molto lenta. Oggi dopo due minuti nel secondo tempo siamo scivolati in modo non corretto con i nostri 3 giocatori centrali e Calabria esce forte. Ogni volta che sbagli qualcosa, poi prendi gol. Si può e si deve fare meglio. Secondo me è una questione di testa, tutto quello che stiamo facendo".

Se c'è qualche aspetto positivo.
"Quando ho fatto la scelta di lasciare tanti giocatori a casa sapevo a cosa potevo andare incontro. E' stata una scelta con la logica, non per far riposare i ragazzi, ma per riuscire a lavorare. Ho portato Montolivo e Bonucci in panchina per dare un segnale alla squadra che la partita era importante. A noi sarebbe servita una vittoria per il morale. La partita contro il Bologna è fondamentale, non possiamo sbagliarla. Oggi mi aspettavo di più. Oggi abbiamo fatto una figuraccia, non dev'essere una scusante perchè mancavano certi titolari".