Milan-Inter, vietato sbagliare. Un girone dopo tutto è cambiato
Non sarà una domenica come le altre, per tanti motivi. Tra la neve, Burian e le urne elettorali, il week-end di campionato propone anche un piatto prelibato come il derby di Milano. Come ogni anno, si tratta di una sfida che nessuna delle due formazioni in campo può permettersi di fallire. Nel giro di un girone, lo stato di forma delle due compagini sembra essersi completamente invertito. All’andata l’Inter gravitava nelle zone più alte della classifica, teneva testa a Juventus e Napoli e sembrava poter ottenere l’accesso alla Champions League in carrozza. Il Milan di Vincenzo Montella, invece, inanellava sconfitte su sconfitte, scivolando a distanze abissali dai cugini nerazzurri e dalla zona coppe.
Un girone dopo, tutto è cambiato. Il Milan è risorto sotto la gestione Gattuso e si è riportato in corsa almeno per l’Europa League, con uno stato di forma che consegna ai rossoneri lo stato di favorita per il successo nella stracittadina. L’Inter, al contrario, in questo 2018 non è riuscita a trovare la continuità di gioco e di risultati che aveva nel girone d’andata. La squadra di Luciano Spalletti è scivolata al quinto posto, con la chance di tornare quarta, visto il ko della Lazio contro la Juventus, ma anche con la possibilità di ritrovarsi i rossoneri a -4.
I rossoneri arrivano alla sfida dietro ai nerazzurri, è vero, ma nel girone d’andata sono stati già capaci di rimontare ai cugini ben nove punti. Entrambe le squadre hanno motivazioni e motivi a sufficienza per provare a vincere, ma la sensazione è che in caso di sconfitta l’Inter forse ne uscirebbe con le ossa più rotte. In chiusura un dato statistico: l’ultima volta che il derby si è giocato in concomitanza con le elezioni, il risultato finale fu di 1-1, con El Shaarawy e Schelotto a fissare il risultato finale.