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Milan, Mirabelli: "Noi non facciamo le trattative nei ristoranti"

Milan, Mirabelli: "Noi non facciamo le trattative nei ristoranti"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 22 luglio 2017, 17:302017
di Gaetano Mocciaro

Massimiliano Mirabelli è stato intervistato ai microfoni di SportWeek, inserto della Gazzetta dello Sport. Ecco le parole del responsabile dell'area tecnica rossonera: "Dico la verità, quando Fassone mi ha proposto di seguirlo ho detto sì a lui, più che al progetto. Siamo stati in ballo per mesi, prima che la nuova proprietà rilevasse il club da Silvio Berlusconi. Poteva anche andare tutto all’aria. Ma ormai io e Fassone avevamo deciso di diventare una coppia di fatto. Essere trasparenti coi tifosi. Sui social e non solo spieghiamo loro chiaramente come ci muoviamo e in quale direzione. Facciamo tutto alla luce del sole, a partire dalla sede delle trattative di mercato: a casa nostra, Casa Milan. All’inizio dirigenti e procuratori non sapevano neanche l’indirizzo. Il fatto è che noi non andiamo a nasconderci negli alberghi o nei ristoranti per trattare un giocatore.

Non abbiamo segreti. Poi può anche andare male, ma io ho imparato che anche da una sconfitta puoi uscire vincitore, se hai tenuto la schiena dritta. E tenere la schiena dritta è un altro impegno preciso ne confronti di chi ci sostiene. Rispettiamo il lavoro di tutti, ma non vogliamo essere sottoposti a ricatti. Le commissioni ai procuratori vanno pagate in un certo tipo di affari, quando cioè il giocatore si trasferisce da una società all’altra e non quando c’è un rinnovo.Noi preferiamo sbagliare dopo aver visto con i nostri occhi. Visioniamo più volte un giocatore prima di decidere se fa al caso nostro. E solo dopo chiedo chi è il suo procuratore. Non è l’agente che mi propone il suo assistito. Donnarumma? Il suo rinnovo pari ad un acquisto. Abbiamo concluso alle nostre condizioni e lui ha rinunciato a tantissimi soldi".