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Morata l'esempio perfetto per la seconda squadra, ma il Real non ci ha mai creduto davvero

Morata l'esempio perfetto per la seconda squadra, ma il Real non ci ha mai creduto davveroTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 10 settembre 2021, 14:23Serie A
di Ivan Cardia

"Il percorso formativo di Morata è l'esempio perfetto". Così Federico Cherubini, che dell'Under-23 è stato dirigente prima della promozione ai vertici del mercato della Juventus, spiega come e perché la società bianconera creda sempre nella seconda squadra. Unica in Italia, anche se i tempi potrebbero diventare presto maturi perché altre (Roma in testa) si aggreghino in futuro. Una soluzione, spiega il dirigente umbro, per costruirsi in casa i talenti del domani ed evitare il ricorso a prestito, che lo stesso Cherubini definisce un "abuso" nel nostro calcio. Uno come Morata, approdato al Real sedicenne per poi crescere dividendosi tra il Castilla e le iniziali panchine nella prima squadra delle merengues, è del resto la prova provata che questo tipo di percorso, nel corso degli anni, può portare giovani talenti a crescere in un ambiente "protetto" e infine arrivare ad alti livelli.

Come Morata, ma più di Morata. Il risvolto della medaglia è che lo stesso ariete spagnolo, partito dal Real, nel Real non ha di fatto mai trovato grandissimo spazio. È durata un anno, per esempio, l'avventura dopo la ricompra, quando la formazione madridista ci ha puntato con una certa convinzione. Se questo dipenda dal valore del ragazzo, dagli eventi di quella stagione, o magari dal fatto che, essendoselo visto crescere in casa, l'ambiente sia portato a considerarlo in maniera diversa rispetto a giocatori che si siano imposti altrove e siano stati pagati a peso d'oro (nel caso specifico del Real, di recente non sempre con grandissimi risultati) è un altro interrogativo da porsi, nel progetto seconda squadra. Come Morata, sì. Magari più di Morata, perché l'obiettivo della Juve, almeno stando al progetto verde e sul medio-lungo periodo da Cherubini, è costruirsi in casa una serie di talenti che sappiano essere anche profeti in patria.

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