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Né sci, né biathlon: favola Ostersunds. Dove si gioca anche a calcio

Né sci, né biathlon: favola Ostersunds. Dove si gioca anche a calcio
giovedì 19 ottobre 2017, 22:552017
di Ivan Cardia

A Östersund fa freddo. E si scia, non in discesa ma in pianura, perché la piccola città svedese, 45mila anime nel bel mezzo del nulla, supera di poco i 300 metri sul livello del mare ma è una rinomata località per il biathlon e per lo sci di fondo. Non per il calcio, che nella contea di Jämtland non è esattamente lo sport più popolare. Anche perché, tornando a Östersund, la temperatura media annuale è di 2,8 °C. Non l'ideale per inseguire un pallone.

Qualche appassionato, però, c'è sempre stato, e nel 1996 tre club locali (Ope IF, IFK Östersund e Östersund/Torvalla FF) decisero di unirsi per dar vita a una società che potesse portare in alto la passione calcistica della città. Nasce così, formalmente nel 1997 perché arriva anche l'adesione del Frösö IF, l'Östersunds Fotbollsklubb. Parte dal basso, nel 2012 arriva in Superettan, la Serie B svedese. Ha già varcato i confini nazionali, perché guarda all'Inghilterra. O meglio, al Galles, più precisamente allo Swansea, con cui nel 2007 inizia una collaborazione. Nel 2011, poi, da Leeds, arriva Graham Potter, da calciatore onesto mesteriante delle divisioni minori inglesi. Nel 2015 ha portato la sua squadra in Allsvenskan, il massimo campionato svedese. E oggi è l'unico tecnico britannico ancora in corsa in una competizione europea.

Con obiettivi anche superiori alle aspettative. L'anno scorso, il piccolo Östersunds ha vinto la Coppa di Svezia, schiantando in finale (4-1) il più titolato Norrköping: come sempre è accaduto, gli inglesi hanno esportato il calcio. Grazie a questo successo, arriva anche la qualificazione in Europa League. La sorte non è benevola, al secondo turno c'è il Galatasaray. Tra lo stupore generale, a uscire sono i turchi, stesi soprattutto in Svezia da un micidiale 2-0. Pesa, soprattutto, la differenza di preparazione: in Svezia il campionato (di cui i rossoneri sono il club geograficamente più a nord) è iniziato il 1º aprile. Al terzo turno c'è il più modesto Fola Esch, ai playoff il PAOK Salonicco e nessuno dà, di nuovo, alcuna possibilità all'Östersund. Che perde in Grecia (3-1), ma in casa continua a non subire gol: 2-0 al ritorno, qualificazione ai gironi conquistata. Il resto è storia recente: inserito nel girone J, l'Östersunds ha vinto in casa dello Zorja e battuto l'Hertha Berlino. Oggi avrebbe meritato la vittoria sull'Athletic Club di Bilbao ma si è dovuto accontentare del 2-2. Che però lascia comunque un discreto margine: +5 proprio sui baschi, la qualificazione è più che possibile. Difficile, ma i ragazzi di Potter ci hanno preso gusto.