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Napoli, Ancelotti ed il 4-3-2-1: in dieci giorni è già cambiato tutto

Napoli, Ancelotti ed il 4-3-2-1: in dieci giorni è già cambiato tuttoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 19 luglio 2018, 08:452018
di Antonio Gaito

Dieci giorni di ritiro per cambiare volto al Napoli. Nonostante i complimenti alla squadra per l'ultima stagione da 91 punti ed a Sarri per il gioco espresso e la filosofia trasferita al gruppo, Carlo Ancelotti la sua impronta ce l'ha già messa e le differenze diventano sempre più evidenti giorno dopo giorno. Da grande psicologo e gestore, oltre che da tecnico vincente e navigato, s'è presentato come conservatore della base di lavoro importantissima ereditata, ma sta facendo metabolizzare alla squadra modifiche significative che andranno ad incidere inevitabilmente anche sul mercato.

A partire dal modulo. Ancelotti per dare maggiore ampiezza al gioco con i laterali e sfruttare le caratteristiche degli esterni in organico ha provato sin dai primi giorni il 4-3-2-1, il suo albero di Natale che non pochi successi gli ha portato in carriera. La differenza sostanziale sta negli esterni che stringono verso la punta, si accentrano per scambiare nello stretto, ed è un lavoro congeniale a Insigne, Verdi - quando tornerà dalle vacanze anche Mertens- meno per Callejon che ha caratteristiche di attacco alla profondità e non di dribbling e tiro e - anche per questo - potrebbe poi finire sul mercato lasciando spazio ad una punta (col belga che tornerebbe a tutti gli effetti da esterno).

Cambia l'interpretazione del ruolo anche per i laterali difensivi. Non fanno più parte della linea a quattro che Sarri allenava ed allineava ogni mattina con l'ausilio del drone a catturarne ogni minima sbavatura. Nel momento in cui il portiere gioca il pallone con i centrali, i due terzini sono già 'alti' sulla linea quasi dei centrocampisti. E non a caso come alternativa a Hysaj si cerca un giocatore più offensivo (come Lainer, Sabaly o Arias). Ad aiutare i centrali difensivi in uscita c'è il regista, altro ruolo che ha consegne totalmente diverse. Hamsik e Diawara si abbassano tra i centrali per sviluppare gioco mentre in fase di non possesso si alzano come prima pressione sul portatore avversario. Ed anche alle mezzali viene chiesto di abbandonare il gioco corto degli ultimi anni e favorire le verticalizzazioni immediati sulla punta fisica. Anche per questo sarà più difficile rivedere il falso nove.