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Napoli, devastata la Lazio: azzurri più forti di ogni avversità

Napoli, devastata la Lazio: azzurri più forti di ogni avversitàTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 11 febbraio 2018, 08:452018
di Antonio Gaito

Al ritorno come all'andata. Dall'1-4 al 4-1, regalando spettacolo e conquistando gli applausi del San Paolo che in realtà sono idealmente quelli di tutti gli appassionati d'Italia. Chiamato all'impegno più difficile, contro la terza in classifica, velenosissima in trasferta, e dopo la vittoria della Juventus, il Napoli sfodera un'altra prova di forza per riprendersi la vetta della classifica con l'ottava vittoria consecutiva e la conferma di una media-record con +12 sulla scorsa stagione.

Nonostante lo spessore della prova offerta, le notizie migliori per Sarri arrivano dalla forza mentale della squadra. Nuovo infortunio per Ghoulam, problema muscolare per Albiol, stop anche per Chiriches nella rifinitura a poche ore dalla partita, ma il gruppo si compatta ancora di più, entrando in blocco con la numero 31 dell'algerino. Notevole anche la reazione al vantaggio dopo pochi minuti di De Vrij. La Lazio in realtà non riesce a restare in partita neanche fino all'ora di gioco, cedendo di schianto nella ripresa. Le prime avvisaglie però arrivano già a fine primo tempo col centrocampo che concede il tempo del lancio a Jorginho e la difesa ferma, beffata dal solito taglio di Callejon che tutti studiano, aspettano, ma che finisce sempre allo stesso modo, col pallone alle spalle del portiere. Lo spagnolo propizia anche l'autorete di Wallace nella ripresa che - col gol di Zielinski (ma assegnato a Mario Rui dalla Lega) pochi secondi dopo - affossa le speranze della Lazio, non nel suo periodo migliore e già segnata da una prima mezz'ora troppo dispendiosa per contrapporsi al palleggio del Napoli.

Gran parte della ripresa scorre via sul possesso degli azzurri, con la Lazio che non ha le energie per contrapporsi in pressione. La rete del 4-1 di Mertens, dopo un'azione fantastica che può essere considerata un vero e proprio manifesto sarrista per l'uscita da dietro, gli scambi stretti e le verticalizzazioni improvvise, serve solo ad aumentare l'intensità degli applausi del San Paolo. Prolungati e convinti, quasi come quando si chiede il bis a teatro.