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Napoli, dominato il Lipsia: paradossale eliminazione nell'indifferenza

Napoli, dominato il Lipsia: paradossale eliminazione nell'indifferenzaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 23 febbraio 2018, 08:452018
di Antonio Gaito

Il ritorno col Lipsia rasenta il paradosso per il Napoli. Dopo i primi 90' di scarsa applicazione, giochicchiando al San Paolo, con una squadra lunga e infilata in ripartenza su tutte e tre le reti come mai accaduto in campionato, gli azzurri rispondono all'invito di Sarri cancellando l'andata con una prova di livello, vincendo 2-0 ma soprattutto dominando alla Red Bull Arena e sfiorando addirittura il passaggio agli ottavi con Tonelli, versione attaccante, che al 94' tenta di indirizzare in porta il clamoroso 3-0.

Sarri era stato chiaro alla vigilia, ribadendo l'atteggiamento "da cialtroni" visto al San Paolo, perché non possono essere i due titolari in più schierati a Lipsia a giustificare due prove così diverse. Più che un problema di uomini, dunque, per i cinque titolari in campo all'andata - diventati poi otto con gli ingressi di Insigne, Allan e Mario Rui quando sono arrivati i gol del Lipsia - la squadra è mancata mentalmente, non aiutata di certo da un San Paolo deserto ed una città disinteressata (anzi, in molti temevano il passaggio del turno con gli ottavi tra Roma e Inter), ed alla fine si può considerare eliminata per il terzo gol preso in casa allo scadere nel tentativo confuso di costruire gli ultimi assalti per il 2-2.

Proprio la prova di forza di Lipsia può dare una spinta in più sul piano della fiducia in campionato mentre l'eliminazione concederà a Sarri le settimane tipo che nello scorso girone di ritorno portarono ad un cammino record. Nonostante un pizzico di rammarico, il tecnico non ha nascosto le carenze della rosa (per i due infortuni gravi, ma anche i mancati arrivi di gennaio) per fare strada in una competizione così dispendiosa, ma anche che la squadra potrà concentrare le energie fisiche e mentali sul campionato, priorità neanche poi tanto nascosta sin dal ritiro di Dimaro. Del resto questa lotta Scudetto è stata costruita faticosamente con tre anni di lavoro, accorciando il gap dalla Juventus (in pratica con la stessa squadra di Benitez finita quinta a 24 punti dai bianconeri, poi a -9 e l'anno scorso a -5, perdendo Higuain e aggiungendo negli anni solo Allan e Hysaj negli 11). Paradossale uscire con l'ammissione di inferiorità di tecnico e giocatori del Lipsia, ma probabilmente per l'Europa League non era proprio la stagione giusta.