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Napoli, l'ex Maggio: "Higuain via senza salutare. Ko a Firenze? Destino"

Napoli, l'ex Maggio: "Higuain via senza salutare. Ko a Firenze? Destino"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 6 ottobre 2018, 17:232018
di Marco Frattino

Lunga chiacchierata con Christian Maggio, ex calciatore del Napoli e ora in forza al Benevento, su Otto Channel. L'esterno ha lasciato gli azzurri dopo dieci anni durante la scorsa estate, ricordando diverse situazioni vissute all'ombra del Vesuvio. "La gara che ricordo con maggiore piacere è la finale di Coppa Italia vinta a Roma con la Juve con Mazzarri, è stata una gioia incredibile perché mancava da tempo una vittoria così. La partenza di Higuain - ha detto - è stata una cessione dolorosa e rabbiosa. Noi ci siamo rimasti male per il modo in cui era andato via, non ci ha salutato magari aveva buoni motivi. Lui ha le sue ambizioni, al di là che sia andato alla Juve ho rispetto la sua decisione perché voleva vincere. Si è voltato subito pagina. Il giocatore migliore con cui ho giocato al Napoli è Cavani. È arrivato che aveva fame e voglia di sfondare, si allenava tutti i giorni e non voleva mai mollare. Lui si arrabbiava quando non segnava anche da un metro. Poi ci sono Lavezzi che è un grande amico, mentre Higuain era arrivato a Napoli che era già un campione".

Non manca un passaggio sulla sconfitta di Firenze dello scorso aprile, che estromise il Napoli dalla corsa Scudetto. "Scudetto perso in albergo a Firenze? Non so cosa sia successo, è chiaro che - ha detto Maggio - inconsciamente qualcosa possa essere cambiato nella testa di qualcuno dopo Inter-Juve. Stavamo guardando in una stanza il match, c’è stata delusione e rabbia. Credo che sia nata e poi finita lì, non voglio pensare che quella gara abbia condizionato la nostra prestazione. Ero in panchina e vedevo i miei compagni non erano convinti in quella gara, li vedevo strani. Era evidentemente destino, purtroppo è andata così".

Maggio, nell'ultima gara della scorsa stagione, non è entrato in campo per scelta di Sarri. "Cosa ho pensato quando non sono entrato in Napoli-Crotone? Penso che la mia faccia dicesse tutto, ne ho già parlato e non mi sembra giusto continuare. Ho un bellissimo ricordo in ogni caso di quel giorno, non mi è mai successo in dieci anni di fare un giro di campo così e questo mi ha reso orgoglioso. Ci tenevo a chiudere giocando anche cinque minuti, purtroppo non è successo e non l’ho presa benissimo. Sono state decisioni del mister e ho dovuto accettarlo a malincuore", ha detto.