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Napoli, Verdi primo rinforzo: stasera due terzi del tridente di Ancelotti

Napoli, Verdi primo rinforzo: stasera due terzi del tridente di AncelottiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 4 giugno 2018, 08:452018
di Antonio Gaito

Poteva essere la sua nazionale, ma l'ha rifiutata a favore del ricco ed ambizioso triennale di De Laurentiis. E stasera Carlo Ancelotti la seguirà alla tv, contrapposta a Torino all'Olanda, sperando di trarre indicazioni interessanti su quello che sarà il suo tridente. Mancini infatti ha già annunciato la formazione dell'Italia e - oltre a Jorginho, che potrebbe però lasciare Napoli - due terzi del tridente saranno 'napoletani': a sinistra Lorenzo Insigne (alla prima da capitano, visto che non giocherà Bonucci) ed a destra Simone Verdi, a tutti gli effetti del Napoli e che proprio dopo l'impegno con la nazionale nel giro di qualche giorno dovrebbe recarsi a Roma per le visite mediche.

Il mercato del Napoli targato Ancelotti parte proprio dall'attaccante del Bologna, stavolta convinto dalla telefonata del neo-tecnico azzurro, indubbiamente molto più aperto al turnover del precedessore, ma anche da quel "percorso di crescita" a cui teneva tanto e che ritiene ormai completato. 20mln di euro di parte fissa e 5 di bonus Champions e Scudetto, così il Napoli s'è assicurato il classe '92 (che firmerà un quinquennale con opzione per un sesto anno a circa 1,8mln di euro) che può interpretare un po' tutti i ruoli offensivi. Per Mancini anche quelli non offensivi: "Verdi può giocare anche trequartista, è nato così e credo sia il suo ruolo naturale, ma è in grado di giocare anche interno di centrocampo, se comincia a pensare di poterlo fare perché ha qualità, classe, e tecnica", le parole del Ct in conferenza. Nei piani di Ancelotti inizialmente rappresenterà un'alternativa a Callejon (e allo stesso Insigne, sapendo calciare con entrambi i piedi), ma anche il trequartista in caso di passaggio in corsa al 4-2-3-1. Non male considerando l'emergenza che invece ha accompagnato negli ultimi anni Sarri, costretto ad arrivare a fine stagione con i soli tre attaccanti (almeno fino al ritorno di Milik) con le batterie ormai esaurite.