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Orgoglio Novara, l'Udinese cade al Piola: ci pensa Jeda

Orgoglio Novara, l'Udinese cade al Piola: ci pensa JedaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 11 marzo 2012, 22:372012
di Alessio Alaimo

8 marzo 1953, 11 marzo 2012. La vittoria del Novara sull'Udinese mancava da quasi mezzo secolo. Oggi la formazione piemontese s'impone tra le mura del Piola sulla squadra di Francesco Guidolin. E Attilio Tesser bagna il suo ritorno in panchina con un successo, forse inutile per la classifica, ma importante per morale ed orgoglio.

La prima azione è di marca piemontese, al 3', quando Morganella da destra crossa in area per Mascara. L'ex Catania calcia al volo, ma la conclusione va fuori e non crea problemi ad Handanovic. Tre minuti dopo però, la formazione di Attilio Tesser impensierisce per davvero l'Udinese con un tiro potente di Rigoni, che costringe il portiere bianconero ad un intervento in tuffo per sventare il pericolo. Tanto Novara, poca Udinese. Gli uomini di Attilio Tesser non hanno voglia di regalare nulla, al di là della posizione di classifica che mette in seria discussione la permanenza in serie A. E al 16' arriva il meritato gol dei padroni di casa, la forma è di Jeda, bravo a colpire di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo e infilare un incolpevole Handanovic.

I ritmi si abbassano, ma la verve del Novara non si placa e con Rigoni prova spesso ad impensierire gli avversari sulla corsia sinistra, contro un Ekstrand poco reattivo. Negli ultimi minuti del primo tempo sono ancora i piemontesi a farsi avanti con un tiro al volo di Rigoni, che Handanovic blocca senza rischiare più di tanto.

Guidolin capisce che qualcosa nella sua Udinese non va e opta per due cambi. Ad inizio ripresa fuori quindi Pinzi e Torje, dentro Pazienza e Floro Flores. Il Novara però non cala attenzione e grinta, perché seppure la classifica sia ormai compromessa, l'orgoglio non scema mai. Ma la formazione di Guidolin cresce e si propone in avanti con più fluidità rispetto al primo tempo. Tesser intanto decide di sostituire Mascara, autore di una discreta partita, con Radovanovic. L'obiettivo probabilmente è arretrare il baricentro. Mentre l'Udinese cresce ed è più presente nella metà campo avversaria e al 17' si affaccia in avanti con un tiro di Benatia dal limite dell'area, che Ujkani blocca restituendo serenità alla propria difesa.

Al 25' Tesser inserisce Morimoto, pronto a dare manforte al reparto offensivo. Fuori Marco Rigoni, a cui il pubblico del Piola riserva un meritato applauso per la prestazione odierna. L'offensiva friulana è pressoché innocua e la formazione di casa si riaffaccia in avanti al 31' con Radovanovic, che ci prova con un tiro fiacco quanto pretenzioso ed inutile dalla distanza. La partita non regala più emozioni, così per dare maggiore mordente ad un reparto difensivo che viaggia a ritmi blandi, Guidolin decide, al 34', di inserire Paulo Viktor Barreto al posto di Gelson Fernandes. Negli ultimi dieci minuti i tentativi bianconeri di proiettarsi in avanti alla ricerca del pareggio vengono vanificati da un'attenta retroguardia piemontese. Nel finale c'è spazio per Gabriel Silva, che rileva Jeda. Ma al 48' finisce 1-0: il Novara risponde con l'orgoglio di chi non ci sta a farsi sottomettere dagli avversari e la consapevolezza di non avere più nulla da perdere. L'Udinese può però sorridere, perché la classifica non muta e la Lazio è distante ancora due punti. Di Natale e compagni ringraziano il Bologna di Pioli.