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Palacio, uno dei più amati dai tifosi. Ma mai vincente

Palacio, uno dei più amati dai tifosi. Ma mai vincenteTUTTO mercato WEB
giovedì 25 maggio 2017, 13:452017
di Andrea Losapio

Rodrigo Palacio dice addio all'Inter dopo cinque anni da idolo quasi assoluto. Prima in campo, poi da leader silenzioso fuori, forse il miglior modo per fare parte di un gruppo che lo ha accolto come un grande campione - 29 gol nelle prime due stagioni - e poi lo ha fatto diventare parte integrante di uno spogliatoio variegato e difficile da gestire. La realtà è che Palacio è arrivato all'Inter con un anno di ritardo, richiesto esplicitamente da Gian Piero Gasperini - che potrebbe ora riabbracciarlo all'Atalanta dopo averlo allenato al Genoa - per il 2011, ma con un affare concluso nell'estate del 2012.

LA GESTIONE STRAMACCIONI - L'Inter del 2012-13 arrivò nona, con un buon colpo come quello di Handanovic dall'Udinese, uno così così - Fredy Guarin - e tanti altri gregari come Alvaro Pereira (preso a dieci milioni) oppure Gargano, Mudingayi e Silvestre. Apogeo raggiunto con la vittoria allo Juventus Stadium per 1-3, con una lenta e perigliosa discesa da dicembre in poi.

ARRIVA MAZZARRI - Il livornese in panchina e Thohir alla presidenza, Icardi viene acquistato dalla Sampdoria per 13 milioni... ma non è l'unico: Belfodil per una cifra disastrosa - e la cessione di Antonio Cassano - oppure Taider, Rolando, Hernanes e Schelotto. Paradossalmente è Kovacic il miglior acquisto della sessione di gennaio, pur non avendo mai brillato fino in fondo. D'Ambrosio uno dei pochi rimasti. L'anno successivo per il salto di qualità arrivano Medel e Osvaldo, più Vidic, Dodò e M'Vila.

RIBALTONE MANCINI - Thohir, spazientito dopo una sconfitta a Parma - l'ultimo di Ghirardi, per intenderci - concede la panchina per un anno e mezzo al Mancio. Ottavo posto nel primo, quarto nel secondo, ma con ingenti sforzi economici per arrivare a Miranda, Murillo, Alex Telles, Kondogbia, Ljajic, Perisic, Felipe Melo, Jovetic... mentre Shaqiri e Podolski, arrivati nel gennaio prima come dei salvatori della patria, vengono imbarcati subito. Quarto posto ma lontanissimo dal podio, la situazione non migliora e viene allontanato.

DE BOER, PIOLI, VECCHI - Si arriva all'ultimo anno fra Joao Mario, Gabigol, Banega, Ansaldi e Gagliardini. Mercato da re, classifica da pedone - scacchisticamente parlando - ma stagione da buttare quasi completamente. Palacio saluta con zero gol e zero trofei, anche un po' malinconicamente.