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Paradosso Napoli, il rendimento interno costa (per ora) la Champions

Paradosso Napoli, il rendimento interno costa (per ora) la Champions  TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
domenica 21 maggio 2017, 07:202017
di Marco Frattino
fonte Dall'inviato al San Paolo, Marco Frattino

Il Napoli continua la caccia al secondo posto, quando mancano appena 90’ alla fine della stagione. Gli azzurri sono reduci dal successo di ieri sera al San Paolo contro la Fiorentina per 4-1, un risultato che conferma l’attacco azzurro come quello più prolifico del campionato. Novanta le reti firmate in 37 turni, con 27 marcature che portano la firma di Dries Mertens. Attaccante vicino al rinnovo e protagonista soprattutto in trasferta, laddove il Napoli è riuscito a esprimersi meglio rispetto al proprio campo.

Un paradosso che fa la differenza, questo, in casa partenopea. Perché, se in passato il catino di Fuorigrotta s’è rivelata la base per sognare in grande, quest’anno la squadra di Maurizio Sarri è la squadra che meglio ha fatto in trasferta (40 punti in 19 match). Perdendo qualche punto nell’economia globale del campionato negli impegni interni, troppi per una squadra che vuole cucirsi lo scudetto sul petto. Il Napoli, conti alla mano, ha perso punti decisivi contro Lazio e Sassuolo a Fuorigrotta (1-1 in entrambe le occasioni con gli azzurri avanti e poi raggiunti), senza dimenticare l’1-1 in rimonta contro il Palermo. Sei punti rivelatisi fatali per il secondo posto e non solo, lasciando perdere il pari contro la Juventus di un mese e mezzo fa - che può anche starci, visto il valore della rosa di Max Allegri - e i passi falsi interni contro Roma e Atalanta.

Contro le piccole, dunque, il Napoli ha perso l’occasione di essere in seconda posizione e di giocarsi anche le chance tricolore. L’anno prossimo bisognerà lavorare in tal senso per rispettare i proclami del capitano Marek Hamsik e del tecnico Sarri che, dopo il poker ai viola, hanno già comunicato le linee guida della prossima annata: “Proveremo a giocare per vincere lo scudetto”. Il diktat è ormai lanciato.