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Passaggio di proprietà, nuovo stadio e Zaniolo: le tre spine della Roma post coronavirus

Passaggio di proprietà, nuovo stadio e Zaniolo: le tre spine della Roma post coronavirus TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 8 maggio 2020, 16:48Serie A
di Dario Marchetti

Il coronavirus sta smantellando un passo alla volta il piano industriale della Roma. Quando tutto sembrava presagire l’ormai imminente cambio di proprietà da Pallotta a Friedkin, il Covid-19 ha prima bloccato tutte le competizioni e subito dopo la trattativa. Uno stallo che, dopo la semestrale pubblicata dal club giallorosso, si è trasformato quasi in un stop definitivo. Le controparti non si aggiornano da tempo e l’eventuale proposta che il magnate texano potrebbe formulare con una due diligence aggiornata si aggirerebbe intorno ai 450 milioni di euro, circa 300 in meno rispetto all’accordo che stava per essere siglato a marzo. La Roma in tutto questo ha dato mandato a Goldman Sachs di cercare altri investitori, ma per il momento resta tutto fermo. Dunque Pallotta dovrà far fronte al nuovo aumento di capitale per evitare che i conti (già in forte passivo) peggiorino ulteriormente.

E se prima si pensava di poter preservare Zaniolo e Pellegrini dal calciomercato, ora questa certezza nella dirigenza non c’è più. Senza campionato e Champions, la Roma sarebbe costretta a far leva sull’unico asset che fino a questo momento ha dato respiro alle sue casse. La compravendita di giocatori resterebbe dunque l’unica alternativa valida in un momento in cui anche il fronte stadio non sembra regalare gioie. Il coronavirus, infatti, ha bloccato anche l’acquisto dei terreni di Tor di Valle ad opera del magnate ceco Rodovan Vitek. La conferma arriva dal CEO di CPI Property Group Martin Němeček: “L’operazione è rinviata – le sue parole al giornale ceco E15 -. Abbiamo discusso, ma non abbiamo assunto alcun impegno. Alle condizioni finanziarie di cui avevamo parlato, non è possibile concludere l’accordo”. Insomma, se è vero che Fonseca è tornato a sorridere per la ripresa degli allenamenti, lo stesso non si può dire della dirigenza, alle prese con tre spine che diranno molto del futuro futuro del club.

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