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Perché Spalletti non entusiasma gli interisti

Perché Spalletti non entusiasma gli interistiTUTTO mercato WEB
mercoledì 24 maggio 2017, 07:002017
di Lapo De Carlo

L'annuncio del sempre più probabile arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina dell'Inter non è stato salutato con grande entusiasmo dai tifosi nerazzurri.
La questione ha delle spiegazioni riconducibili a tre fattori:
il primo è che per settimane il pubblico dell'Inter, oltraggiato della propria squadra e dai disastri combinati in campo è fuori, pregustava un rilancio immediato grazie all'arrivo di una rockstar in panchina come Antonio Conte o Diego Pablo Simeone.
Ha letto e ascoltato di cifre iperboliche che sarebbero state messe poi sul mercato per soddisfare l'allenatore attualmente considerato come il più decisivo e probabilmente il più forte in circolazione. Ha pregustato anche l'eventuale ritorno di Simeone, nella speranza che potesse trasformare il club in Atletico Inter.

Sullo sfondo c'era sempre stato il nome di Luciano Spalletti, percepito come un rimpiazzo, un ripiego e dunque un piano B nel momento in cui non si fosse riusciti a ottenere l'okay da parte del big in panchina.

Il secondo fattore è che molti tifosi dell'Inter considerano Spalletti un antipatico, persino sopravvalutato nella dimensione in cui è sempre stato descritto, oltre ad essere poco intrigante. Un accentratore di problemi che tende a lamentarsi senza ottenere grandi risultati. Anche le polemiche percepite spesso come superflue, inutili lo hanno reso meno stimolante di altri nomi.

Il terzo fattore è che Spalletti non viene percepito come un vincente, per lo scarso numero di titoli raggiunti nella sua carriera.

Sono tre aspetti più legati alla percezione che alla realtà delle cose, considerando che l'allenatore toscano ha portato la Roma ad ottenere gioco e risultati ma soprattutto a sostenere una lotta impari contro un avversario più forte economicamente e con un progetto più ampio.
Nessun allenatore al mondo può venire in una squadra italiana oggi e pensare improvvisamente di poter battagliare con l'attuale Juve, se prima non parte da un progetto o da un esborso identico a quello dei bianconeri.

Prima ancora c'era l'Inter con il suo dominio durato 4 anni.

Spalletti è oggettivamente un ottimo allenatore che ora può dimostrare di essere anche un grande allenatore, posto che sia messo nelle condizioni di operare con una grande rosa di straordinarie ambizioni, come quella che intende costruire Suning nel nell'arco di un triennio

Ci sono molti luoghi comuni su parecchi allenatori, alcuni magnificati, altri ridimensionati da una carriera che non ha portato a vincere sufficientemente per essere considerati allenatori top.

Eppure ci sono tecnici che in Italia non si sono imposti subito e l'anno dopo hanno fatto il triplete come Luis Enrique, altri che venivano considerati all'inizio dei perdenti e che poi si sono rivelati l'esatto opposto come Ancelotti, altri ancora hanno trovato una dimensione che ne ha esaltato il valore come Simeone.

Se poi alleni il Real Madrid conta essere più un gestore di uomini e conoscere la cultura del club in cuici si trova, come nel caso di Zidane.
I tifosi dell'Inter dunque speravano in un uomo che come nel caso di Mourinho ed Herrera trascinasse di peso l'Inter ai fasti del recente passato e ora che sente dell'arrivo di Spalletti realizza che sarà un Inter più progettuale.
I progetti in questa società spesso sono naufragati dopo meno di una stagione, per dissidi interni o pazienza inesistente, ecco per quale motivo vengono visti con sospetto, nonostante sia la strada più logica e corretta.
Se e quando verrà annunciato Spalletti, si presume lunedì prossimo, si tratterà di capire quanto in fretta sarà in grado di calarsi in una realtà complessa che ha bruciato decine di allenatori nella storia. Con la consapevolezza che, a differenza del recente passato, avrà a disposizione un Inter decisamente più potente dal punto di vista economico è un referente come a Sabatini che conosce molto bene. Comunque vada la squadra finirà in ottime mani.