Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

"Profondo dolore” dell'Inter per Astori: l'addio a un capitano di vita

"Profondo dolore” dell'Inter per Astori: l'addio a un capitano di vitaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 5 marzo 2018, 08:302018
di Alessandro Rimi

Ieri, più o meno alle 11.49, il mondo intero leggeva e, un attimo dopo, barcollava. Un comunicato stampa ufficiale rilasciato dalla Fiorentina, annunciava la morte del suo capitano Davide Astori. Una di quelle notizie che non riesci e, forse, non vuoi mettere davvero a fuoco. Poi, però, col passare dei minuti, diventa inevitabile. Il calcio e lo sport perdono un ragazzo di appena 31 anni, descritto e raccontato da chi lo conosceva come un esempio e modello per tutti. Un punto di riferimento dentro e fuori dal campo. Un capitano di vita. Positivo, gentile, presente. Disponibile con tutti: amici, compagni e persino giornalisti. Un arcobaleno troppo brillante in un mondo scialbo e incolore fino all’eccesso. Come la giornata che lo ha visto scomparire, lasciando la compagna Francesca Fioretti e la piccola Vittoria di appena due anni.

Un’ora dopo, il numero uno del Coni e attuale Commissario Straordinario della Lega Serie A Giovanni Malagò, comunicava il rinvio a data da destinarsi delle partite di Serie A e B. A Genova, dove avrebbe dovuto andare in scena il lunch match tra Genoa e Cagliari, raccontavano di un clima surreale. E da lì a tutti gli altri campi di calcio italiani, la situazione non era ovviamente molto diversa. Doveva anche essere la notte del derby di Milano ma, ancor prima della comunicazione ufficiale, Milan e Inter avevano già deciso internamente e unanimemente di non scendere in campo. I nerazzurri, colpiti e visibilmente provati dal dramma, erano stati liberati da Spalletti con appuntamento (salvo rettifiche delle prossime ore) a martedì. L’ad Alessandro Antonello e il dg Giovanni Gardini non hanno mai avuto dubbi sulla scelta di non prendere parte ad uno spettacolo al quale nessuno avrebbe voluto assistere.

E così, seguita dai messaggi di Steven Zhang (“Riposa in pace”) e Javier Zanetti (“Non ci sono altre parole"), arrivava anche la nota ufficiale del club di Corso Vittorio Emanuele che, senza aspettare troppo, manifestava il proprio cordoglio: “Il calcio è passione, coraggio, impegno e gioia. Questo è stato Davide Astori, capitano della Fiorentina, amico di tanti ragazzi che come lui lavorano ogni domenica per rendere speciale il nostro calcio. Per questo accogliamo con profondo dolore la notizia della sua scomparsa e in questa giornata drammatica ci stringiamo attorno alla sua famiglia e ai colleghi del club gigliato. Proprietà, dirigenti, squadra e tifosi nerazzurri, tutti uniti in un momento di profonda commozione”.

Un messaggio toccante che ha trovato riverbero nei tanti pensieri espressi dai calciatori. Da ex compagni viola, Vecino e Borja Valero apparivano doppiamente scossi. "È una notizia tremenda. I momenti vissuti assieme resteranno sempre nel mio cuore". Queste le parole dell’uruguaiano, alle quali si aggiungevano quelle del Sindaco: "Non posso e non voglio crederci: è surreale. Riposa in pace, Davide". Quindi a cascata tutti gli altri. Da Santon ("Un onore giocare con te. Mancherai"), Padelli (“Difficile accettare. Prego solo perché la tua famiglia trovi la forza per andare avanti senza di te”) e Candreva ("Compagno in campo e nella vita, amico e persona straordinaria), a Brozovic ("Senza parole"), Icardi ("Riposa in pace, Davide") e Gagliardini ("Non esiste separazione definitiva finché esisterà il ricordo”), passando per Handanovic ("Incredibile tragedia"), Eder ("3 anni insieme in Nazionale: un compagno, un amico. Ancora non ci posso credere") e D'Ambrosio ("Impossibile dimenticare chi ti ha dato molto da ricordare. Riposa in pace").

Ma la scomparsa del capitano viola ha toccato pure i cuori di tanti ex nerazzurri e tifosi della Beneamata: Cambiasso, Milito, Roberto Mancini ("Apprendo con dolore. Condoglianze alla famiglia e un abbraccio alla Fiorentina"), Enrico Ruggeri e pure il tennista azzurro Fabio Fognini che, proprio ieri, ha trionfato all’Open in Brasile. Mai come questa volta lo show avrebbe potuto proseguire. E di fatti, come prontamente comunicato dal presidente dell’AIC Damiano Tommasi ("Giusto fermarsi. Lo spettacolo deve ricominciare quando sarà più giusto"), è stato bloccato in toto. Astori mancherà tremendamente. Funziona così quando a lasciarci è qualcuno che riesce sempre e comunque a strappare un sorriso, pure quando nessuna ragione al mondo spingerebbe anche solo a pensare di farlo.