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Promossi e bocciati di una stagione senza fine

Promossi e bocciati di una stagione senza fineTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
mercoledì 23 maggio 2018, 07:302018
di Gianluigi Longari
fonte Sportitalia

Con la stagione in archivio è tempo di giudizi per una serie di squadre che hanno rincorso obiettivi dal primo giorno di ritiro e che si ritrovano, a mesi di distanza, alle prese con i frutti o con i rimpianti degli sforzi profusi. Il voto più alto va a chi ha vinto, e quindi un 9 pieno se lo aggiudica la Juventus. Per la perfezione, inutile sottolinearlo, l’appuntamento è atteso con quell’affermazione europea che si sta tramutando in ossessione. 8 e mezzo per il Napoli: mezzo punto in meno giustificato non tanto dalla classifica, ma dalla gestione di una stagione e di due sessioni di mercato che avrebbero dovuto regalare maggiori profondità di rosa a prescindere dalle indicazioni dell’allenatore. 8 pieno per la Roma, in linea con le attese tra i confini italiani e ben oltre le aspettative attraverso l’exploit europeo. 8 all’Inter ma soprattutto a Spalletti: centrando la Champions ha fatto quanto gli era stato richiesto, ma ci è riuscito con un materiale tecnico inferiore rispetto a chi è rimasto fuori. 7 all’incompiuta Lazio: giudizio forse severo per il gioco che ha palesato la truppa di Inzaghi ma le amnesie europee e lo spreco di match point in Italia non possono giustificare valutazioni più alte. Sufficiente il Milan, in media tra una prima parte di stagione surreale ed una seconda contraddistinta da un’andatura da Champions, mentre sostanzialmente più alto, almeno da 8, il giudizio per l’ennesimo miracolo europeo targato Gasperini da parte dell’Atalanta: i nerazzurri hanno accresciuto la loro percezione a livello continentale.

7 alla Fiorentina, nonostante la classifica e la beffa finale, per le difficoltà che ha saputo affrontare e superare con un’unità di intenti commovente, mentre è sotto la media della sufficienza piena il Torino: il lavoro di Petrachi sul mercato andava valorizzato in maniera diversa e l’addio di Mihajlovic è stato tardivo. Discorso analogo per la Sampdoria, troppo frettolosa nel tirare i remi in barca acquisita la tranquillità mentre è decisamente insufficiente la stagione del Sassuolo: 4,5. Scelte di mercato surreali, e poca valorizzazione del lavoro di uno Iachini che, unico del sodalizio, si merita un 7 per il miracolo portato a termine. Discorso assimilabile al Genoa e a Ballardini in entrambi i versanti, mentre la salvezza sul filo di lana non può aumentare il severo 4 che contraddistingue la stagione di Chievo, Udinese, Cagliari e Bologna. 7 alla Spal per lo storico traguardo centrato, e insufficienza lieve per il Crotone che ha commosso Zenga ma ha dato tutto fino allo spasimo. Anche in questo caso, tecnico e staff meriterebbero un voto ben più alto a parte ed un’occasione di maggiore profilo. Malissimo il Verona, colpevole di aver perserverato in un errore acclarato e male il Benevento, con l’attenuante di aver centrato un risultato storico e di aver regalato momenti indimenticabili ad una piazza umiliata dai risultati nei primi mesi e risorta nella seconda fase della stagione grazie a De Zerbi e a scelte di mercato che hanno giustamente sconfessato la confusione estiva.