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Ranieri: "Giappone o Senegal possono essere i Leicester del Mondiale"

Ranieri: "Giappone o Senegal possono essere i Leicester del Mondiale"TUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
lunedì 25 giugno 2018, 10:092018
di Pietro Lazzerini

Claudio Ranieri, storico tecnico italiano attualmente senza panchina, ha parlato a Radio Anch'io Sport su Radio Rai Uno: "E' un buon Mondiale, partite difficili con tutte le Nazionali all'altezza da un punto di vista tattico. Molte partite sono state decise dalle punte, senza di loro non si può certo andare avanti. Perso il fai play? Ci sono molte tensioni perché tutti vogliono vincere. E' una cosa che fa male anche se è normale. La Germania che fa gol al 95' con la panchina che commette quelle sciocchezze non dovrebbe accadere mai. Chi può essere il Leicester del Mondiale? A me piace molto pensare al Giappone e al Senegal, due squadre molto simpatiche. Gli africani, con un allenatore di colore, stanno facendo grandi cose. Li vedo bene entrambi come squadre simpatia. Netta prevalenza di squadre europee? Credo che squadre come Giappone e Senegal piano piano stiano avanzando e arriveranno al livello delle altre. Ci sarà presto una uniformità tecnica in gira per il mondo. Complicare il calcio rovina le grandi nazionali? Prima di tutto ci sono sempre i calciatori. Se tu hai ottimi giocatori ecco che la Nazionale fa grandi cose. L'Argentina sta subendo il palco giocatori, visto che non ha una rosa da prime quattro posizioni. Messi non può essere l'unico leader. Sampaoli? E' la grande tensione, il primo a pagare è sempre l'allenatore. La squadra non gioca e Messi vaga per il campo e dunque si critica il tecnico. I giocatori sono sensibili, se danno il 60% la squadra non gira. Var? Sono favorevole assolutamente. Ci sono stati degli errori, è vero, ma ci sarebbero stati comunque. Occorre allenare gli arbitri al Var. Su quale panchina mi piacerebbe sedermi? Dove ci sia un buon progetto, che mi faccia sentire importante e che si possa fare qualcosa di bello. Al Mondiale? Mi piace anche il Belgio, sono curioso di vedere cosa farà nel momento della verità. Non mi convince molto quando giocano a 5 con Carrasco esterno a sinistra. L'ho fatto debuttare io a 18 al Monaco, è un esterno offensivo, non un esterno a tutta fascia. Cosa succederà col Mondiale a 48 squadre? Sicuramente ci sarà una fase di riscaldamento delle grandi Nazionali e poi piano piano si arriverà al numero che conta. Penso che sia giusto anche per le squadre piccole di poter affrontare le grandi in questo tipo di competizione. Modric? A me piace da tantissimo tempo.

Sono contento per quello che sta facendo ma non so se sarà colui che caratterizzerà il Mondiale. Crisi dell'Argentina è per la crisi di Messi? Se la squadra gira, anche chi non è all'altezza non si nota. Se si nota Messi che vaga per il campo significa che gli altri non stanno facendo il proprio dovere. Sampaoli evidentemente non è riuscito a trovare l'alchimia giusta con i giocatori che sono spaesati. Io vicino alla Nazionale italiana? Non mi sono mai sentito vicino. Costacurta mi voleva incontrare e me lo scrisse via sms, poi però non si è mai verificato nessun incontro perché sono state fatte altre scelte. Giusto avere rimpianti per l'Italia al Mondiale? Avremmo potuto fare bella figura come un figura non bella. Anche la Germania ha sofferto e raddrizzato una partita al 95'. Non pensiamo all'Italia ora ma a quella che verrà. Diamogli il tempo per crescere. Inghilterra cresciuta con l'arrivo di tecnici stranieri? Tutti gli allenatori hanno portato delle novità tattiche che hanno fatto breccia anche in Southgate che è giovane e aperto e capace di assimilare al meglio questi cambiamenti. La giovane età contro l'esperienza? Io parlo sempre della giusta miscela tra gioventù e giocatori leader. L'entusiasmo poi la gioca da padrone. I reali valori poi verranno fuori. In queste competizioni conta molto la forma: un mese cambia la vita delle varie squadre. Basti pensare a Ronaldo col Portogallo. Quale giocatore nuovo mi ha colpito? Io quando guardo una partita seguo più la tattica rispetto al singolo. Modric mi piace perché lo seguivo fin dai tempi in cui giocava in Croazia. E' piccolino e caparbio. Icardi al Mondiale? Un giocatore che fa molti gol in Italia deve essere sempre portato al Mondiale perché il nostro è il campionato più difficile. Un attaccante che ha quel rendimento, non può restare a casa. Nainggolan all'Inter, Pastore alla Roma? Il primo conosce Spalletti benissimo, penso che lo inserirà dietro a Icardi. Pastore dovrà calarsi alla perfezione nel calcio di Di Francesco. Balotelli? Molti hanno dei dubbi su di lui, per questo non ha ancora squadra. Merita la Nazionale, mi auguro che l'età l'abbia fatto maturare. Mi auguro che possa essere Mario a tutti i livelli perché è un ragazzo che merita".