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Rapine e certificati medici tutti da ridere. Se non ci fossero dietro milioni

Rapine e certificati medici tutti da ridere. Se non ci fossero dietro milioniTUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
venerdì 18 agosto 2017, 11:152017
di Andrea Losapio

La notizia è che Nikola Kalinic, dopo aver usufruito di due permessi per andare in Croazia a luglio, ha spedito al proprio datore di lavoro, la Fiorentina, un certificato medico di cinque giorni causa turbamento da calciomercato. Insomma, dopo una rapina subita - stranamente nel periodo in cui il Milan sembrava dovesse chiudere - e dei motivi familiari pochissimo dopo (curiosamente nel periodo in cui il Milan sembrava dovesse chiudere) ora c'è il certificato medico per cinque giorni, incredibilmente nel periodo in cui il Milan sembra debba chiudere.

Chiedendo perdono per l'anafora, anche un po' bruttina, ma è il giusto commento a una situazione che ha del grottesco, del comico, se non ci fossero dietro interessi da milioni e milioni di euro. Prima Kalinic ha rifiutato un'offerta cosmica da parte del Tianjin Quanjian, a gennaio, perché non voleva lasciare il calcio che contava. O meglio, sperando in una cessione in Premier o in una squadra di alto livello, in estate.

Nel gioco però ci sta anche che il domino non riesca, che una società non chiuda gli accordi con un'altra e che un calciatore rimanga, pur con tutti i turbamenti che in questo momento possano esserci. Insomma, non c'è ancora nulla di fatto con il Milan, causa inserimenti dell'ultimo ma, anche, una giusta contrapposizione fra cifra offerta e quella richiesta. E in questo senso sarebbe bello capire se la Fiorentina può far qualcosa: insomma, chi salta l'allenamento e presenta un certificato medico può essere soggetto a una visita del medico della mutua per verificare se effettivamente è turbato? Oppure, come per Bernardeschi, è solo un giochino per non avere multe? Ecco, probabilmente un certificato recante il motivo "Ho la stessa cosa di Bernardeschi" sarebbe stato decisamente meno infangante della buona reputazione di Kalinic. Al di là dei tanti errori della Fiorentina delle ultime sessioni di mercato.