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Real Madrid, 21 gol in 13 partite: il 2018 di Ronaldo fa paura

Real Madrid, 21 gol in 13 partite: il 2018 di Ronaldo fa paura
© foto di J.M.Colomo
lunedì 19 marzo 2018, 11:572018
di Pietro Lazzerini

Dopo il sorteggio di Nyon di venerdì scorso, uno dei temi principali del calcio nostrano, è sicuramente l'abbinamento della Juventus al Real Madrid. C'è chi parla di vendetta, chi di sfida alla portata dei bianconeri, tutti parlano di uno dei quarti di finale più belli degli ultimi anni. I Blancos hanno iniziato la stagione con diversi problemi nella Liga, tanto che attualmente sono terzi in classifica a troppi punti di distanza dal Barcellona per sperare nel clamoroso recupero. Allo stesso tempo però, in Champions League non hanno mai mollato il colpo, tanto da confermarsi come una delle migliori squadre al mondo, anche al cospetto del plurimilionario PSG. Il giocatore più rappresentativo resta senza dubbio Cristiano Ronaldo, che anche a causa del rendimento globale della squadra, aveva iniziato col freno a mano tirato, salvo poi svegliarsi con estrema puntualità nel corso del 2018. CR7 ha iniziato l'anno solare con 4 soli gol segnati in campionato e 9 in Champions. L'habitat naturale è chiaramente quello europeo, ma le sue poche reti in Spagna avevano iniziato a far parlare i media di una crisi difficilmente superabile. E la smentita è arrivata senza colpo ferire.

Nel 2018 il portoghese ha già segnato 18 gol in campionato, portandosi a sole tre lunghezze dalla sua nemesi Lionel Messi. Nella classifica dei Pichichi è al secondo posto e la sfida con l'eterno rivale è più viva che mai. Anche in Champions League ha confermato di sentirsi più che a suo agio, tanto che negli ottavi contro il club parigino ha segnato 3 gol tra andata e ritorno, portando a 21 le marcature targate '18. La media spaventosa del rendimento sotto porta è di 1,6 gol a partita, vero spauracchio per la difesa di Allegri.

Per compiere l'impresa e accedere alle semifinali, la Juve dovrà fare i conti proprio con il capitano delle Merengues. Fermare lui, significherà, di fatto, mettere un bel freno alla formazione di Zidane.