Real Madrid, questa è crisi. La sconfitta mancava dal 2012
Era il 24 ottobre 2012, Casillas difendeva ancora la porta delle merengues, Khedira e Alonso giostravano a centrocampo, Ozil sulla trequarti e Di Maria sulla fascia destra. In panchina, gente come Kakà, Carvalho, Raul Albiol, Higuain e Callejon. Il risultato fu di 2-1 per il Borussia Dortmund, l'ultima sconfitta in una gara dei gironi di Champions League del Real Madrid prima di stasera. Bisogna tornare invece al 2008 per ritrovare un ko con due reti di scarto: arrivò contro la Juve, ma sono passati quasi dieci anni.
Il 3-1 raccolto a Wembley mette a nudo i difetti e le mancanze di una squadra troppo brutta per essere quella che ha trionfato per due volte di fila nella massima competizione continentale: una sconfitta che non mette certo a rischio la qualificazione agli ottavi, ma che di certo costringe Florentino Perez e Zidane ad una riflessione attenta su quelle che dovranno essere le prossime mosse. Dopo il ko di Girona e quello di Londra, è tempo di svolta o il 2018 rischia di essere avarissimo di soddisfazioni per i campioni d'Europa e del Mondo.