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Resta solo lo Zenit. Sarri, salto avanti solo economico

Resta solo lo Zenit. Sarri, salto avanti solo economicoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 22 maggio 2018, 17:542018
di Raimondo De Magistris

Dal 2008 al 2018. Erano dieci anni che lo Zenit San Pietroburgo non finiva fuori dal podio finale della Russian Premier League. Un dato che testimonia il lavoro rivedibile svolto in Russia da Roberto Mancini, commissario tecnico che s'è meritato la chiamata della FIGC per i suoi trascorsi, non certo per quanto fatto in un club che gli ha dato carta bianca sul mercato, salvo ritrovarsi con una squadra ricca di talento inespresso.

La stagione è stata disastrosa, un quinto posto finale che sa di fallimento viste le premesse. Ma rescisso il contratto di Mancini lo Zenit - squadra con una recente quanto importante tradizione tricolore - è convinto che un allenatore italiano possa nuovamente essere la soluzione per rilanciarsi. E per questo motivo ha deciso di puntare su Maurizio Sarri, tecnico con cui ha già avuto dei contatti tramite intermediari.

Al tecnico campano è già stato prospettato un contratto importante. Ed è probabilmente uno dei pochi punti di forza della chiamata da San Pietroburgo, città bellissima e affascinante. Che grazie ai tanti soldi a disposizione derivanti dalla Gazprom potrà sicuramente investire in maniera massiccia sul mercato, ma che in questo momento non è competitivo quanto il Napoli.
Ripartendo dallo Zenit, Sarri si ritroverebbe a ripartire dall'Europa League. Ripartendo dallo Zenit, Sarri si ritroverebbe alle prese con un campionato meno competitivo rispetto alla Serie A. Non è, per intenderci, la chiamata del Chelsea o dell'Arsenal. Che forse avrebbero reso più comprensibile la decisione di abbandonare Napoli dopo tre stagioni.