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Rinnovi bollenti: situazioni risolte, clausole scomode e divorzi annunciati

Rinnovi bollenti: situazioni risolte,  clausole scomode e divorzi annunciatiTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
venerdì 24 novembre 2017, 07:152017
di Gianluigi Longari

Gennaio si avvicina, e con il mercato che incombe sono molte le società desiderose di blindare i propri pezzi pregiati per mettersi al riparo da brutte sorprese. Chi si è portato più avanti di tutti è il Napoli, che ha messo in cassaforte il rinnovo contrattuale di Ghoulam e sembra vicino alla definitiva fumata bianca che metterebbe fine d una questione annosa e resa ancora più articolata dall’infortunio che ha colpito l’algerino qualche settimana fa. Più complicato anche se in divenire il discorso legato alla Lazio, perchè De Vrij è un patrimonio di importanza fondamentale per i capitolini che non hanno ancora accettato l’idea di perdere a parametro zero con la fine della stagione. Le parti non sono però giunte ad un accordo ponte che possa fissare una clausola rescissoria accettabile per i due versanti della trattativa e di conseguenza le consultazioni proseguono contraddistinte da cauto ottimismo condiviso.

Un’altra clausola scomoda è quella apparentemente altissima che blinda Icardi all’Inter: il rendimento dell’argentino tuttavia, potrebbe addirittura giustificare un esborso da 110 milioni di euro da parte di un top club ed i nerazzurri stanno iniziando a sondare il terreno con l’entourage del loro capitano per sottoporre un ricco rinnovo con annessa eliminazione del cartellino del prezzo. All’estero sembrano naufragati i progetti che riguardano l’Arsenal e la sua coppia di fuoriclasse in scadenza: sia Sanchez che Ozil prenderanno altre strade, chissà se già a gennaio, mentre per quanto riguarda il Chelsea è il nome di Courtois a tenere banco. Le difficoltà per far firmare un prolungamento all’estremo difensore belga potrebbero suggerire la soluzione estrema: un divorzio a fine stagione con tutte le principali società d’Europa a fare da spettatrici più che interessate.