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Donadoni: "Perplesso sul Milan. Futuro? Aspetto proposte"

Donadoni: "Perplesso sul Milan. Futuro? Aspetto proposte"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 29 giugno 2018, 15:522018
di RMCSport Redazione

L’ex tecnico del Bologna Roberto Donadoni è intervenuto su RMC Sport, nel corso della trasmissione Maracanà.

Mondiali?
"Non sono mancate le sorprese. Se a livello di gioco nella prima fase non abbiamo visto quello che ci aspettavamo, cosa anche normale, qualcosa adesso cambierà. Sono abbastanza curioso di vedere queste squadre che si stanno mettendo in mostra, e su buoni livelli, come si comporteranno in questa fase avanzata del Mondiale".

Messi?
"Quando si parla di questi grandi giocatori, le responsabilità che si devono addossare sono enormi. Forse è vero che in queste prime partite Messi non ha espresso grande gioco, ma l’Argentina comunque è andata avanti e sicuramente farà meglio. Da Messi ci si aspetta sempre qualcosa di straordinario. La squadra non è così talentuosa come magari tanta gente dice, ma lui risulta determinante e la sua storia a livello di club parla da sola. Con la nazionale qualche fatica in più l’ha sempre fatta".

Il commissario tecnico che l’ha stupita di più? Loew è uscito con la sua Germania.
"Quello che ha fatto Loew in questi anni lo sappiamo tutti. In queste circostanze l’aspetto mentale, psicologico assume ancora di più importanza. Qui i grandi personaggi che hanno esperienza possono dare dei vantaggi alla propria squadra. Diventa fondamentale trovarsi in queste grandi competizioni con giocatori che non hanno problemi mentali. Non si tratta più dell’aspetto fisico, ma saper gestire bene le energie e gli aspetti caratteriali".

Ancelotti avrà qualche difficoltà al Napoli?
"Ancelotti eredita una squadra che ha espresso ottima qualità di gioco, ma un tecnico come lui – per quello che ha fatto – può essere un valore aggiunto. La sua grande qualità non è quella di pensare di stravolgere le cose, ma riuscire a integrare un gioco già efficace e di ottima qualità con qualcosa del suo repertorio. Qualche innesto in più potrà dare una mano alla squadra, ma soprattutto Ancelotti porterà qualcosa di suo".

Verdi è pronto?
"Simone ha indubbiamente delle qualità tecniche al di sopra della media. Dal punto di vista caratteriale è un bel banco di prova, ma si migliora solo in grandi squadre e con accanto ottimi giocatori. Si misurerà con compagni che hanno un tasso elevato d’esperienza e qualità tecnica: darà sicuramente una grossa mano al Napoli e mi auguro per lui possa fare bene dopo questi due ottimi anni al Bologna".

Antonio Mirante?
"L’ho sentito qualche giorno fa, quando ha deciso di cogliere questa nuova sfida. Antonio è un grande professionista e un ragazzo di carattere e personalità. Non è di quelli che si mette in mostra dal punto di vista mediatico, ma il suo rendimento parla da solo. È una scelta giusta per trovare stimoli, sa che a Roma dovrà meritarsi il posto, ma sono felice per lui. Con lui ho vissuto anni a Parma e a Bologna: è un ulteriore motivo di crescita per lui, è tra i migliori in Italia".

L’Italia di Mancini per lavorare sui giovani.
"La scelta è stata fatta in questo senso, bisogna avere solo pazienza anche se noi italiani ne abbiamo poca. Le esperienze recenti e passate devono imporci questo tipo di atteggiamento: diamo a Mancini la possibilità di lavorare con serenità. Chi indossa la maglia della Nazionale ha responsabilità importanti, ma tutti devono essere positivi e non criticare al primo passo falso o a dargli la mannaia addosso. La china non si può risalire con la bacchetta magica, ma con la pazienza".

È attratto dall’esperienza all’estero?
"Assolutamente sì, ho avuto qualche contatto che non era di mio gradimento. Anche da calciatore ho vissuto l’esperienza in America e in Arabia Saudita: esperienze molto formative. Da tecnico se avrò l’occasione e lo stimolo andrò all’estero".

Proposte in Italia?
"No, non ho avuto proposte dal nostro campionato. Ma non ho urgenza o fretta. Valuterò la scelta con calma e valutando il giusto progetto".

Il Milan?
"Non è facile da digerire pensare a un Milan senza coppe europpe, lo dice una persona che è molta legata a questa maglia. Non è facile da digerire, ma bisogna rendersi conto della realtà. Adesso il Milan deve mettere le forze sul campionato e cercare un buon risultato. Gli ultimi anni sono stati tribolati, ma la fede verso la maglia rimane intatta e speriamo che le cose possano migliorare".

L’Atalanta?
"Ha un presidente che ha dimostrato di essere una persona di grande equilibrio e con idee ben chiare. È in assoluto la squadra che spende di più per i giovani e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Questo è un esempio virtuoso che va assecondato il più possibile, e dovrebbero farlo altre squadre, anche più blasonate. Si sentono tanti discorsi ma poi i fatti non coincidono. Sono contento da bergamasco dei risultati dell’Atalanta".

Idea sulla situazione del Milan?
"Le perplessità e i dubbi sono quelli che hanno tutti perché non si conosco i particolari. La mancanza di chiarezza fa stare tutti sulle spine".