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Durante: "Inter, Lautaro è forte. Ma lo era anche Gabigol"

Durante: "Inter, Lautaro è forte. Ma lo era anche Gabigol"TUTTO mercato WEB
mercoledì 15 agosto 2018, 20:362018
di Ivan Cardia

Intervenuto nel corso di A Tuttomercato sulle frequenze di RMC Sport Network, Sabatino Durante, operatore di mercato ed esperto di calcio sudamericano, ha commentato gli ultimi giorni di calciomercato. A partire dalle possibilità di vedere davvero Luka Modric con la maglia dell’Inter: “Da tifoso nerazzurro direi tante, da operatore di mercato poche. Credo che Perez farà muro contro muro: da quel che mi risulta il Real Madrid è stato preso un po’ alla sprovvista da questa idea secondo me geniale di Ausilio. È stato bravo e audace a proporre un contratto del genere a Modric: è normale che un giocatore di 33 anni sia allettato. Il problema è che per Cristiano Ronaldo a Madrid si erano organizzati, visto anche l’arrivo di Vinicius Junior che vedremo se diventerà un fuoriclasse. Nel caso di Modric avevano pensato di far giocare Kovacic in quella posizione, forse non ha dato le risposte che la dirigenza si aspettava e ora non c’è un sostituto”.

CR7, Higuain, Bonucci e altro ancora: si aspettava un mercato così scoppiettante?
“Bisogna dare merito alla Juventus anzitutto. Ha fatto un’operazione audace che ha smosso il prurito di tutti. Ha portato in Italia un giocatore che darà un grande contributo alla squadra e che è anche un grande testimonial a livello mediatico sia per la Juve che per il campionato italiano. Se hai qualcuno che si muove e ha delle idee poi c’è bisogno di andargli dietro. È chiaro che la Juve si sia rinforzata, chi vuole starle dietro deve inventarsi qualcosa. L’Inter si è inventato più di una cosa con questa idea geniale”.

Nell’Inter, intanto, brilla già la stella di Lautaro Martinez.
“Questo ragazzo è forte, come era forte Coutinho. E mi metto fuori dal coro: come era forte Gabigol. Il problema è che noi dell’Inter, quando arrivano i giovani, come Erode li scanniamo tutti. Questo ragazzo a forte, Coutinho magari era educato e non mandava mai nessuno a quel paese, nonostante finisse spesso in panchina da numero 10 del Brasile. Lì è stato commesso un errore madornale. Gabigol era un ottimo giocatore, peccato che forse non fosse molto intelligente. Lautaro è forte, intelligente e ha tecnica. Per fortuna ha quella rabbia che spero ci porti a sfatare il tabù giovani per l’Inter. Noi abbiamo cercato a lungo un difensore centrale importante: avevamo Bonucci e l’abbiamo regalato. Io credo che lui non abbia paura di niente e nessuno. E poi ha qualità straordinarie: né Coutinho né Gabigol erano da meno. Tite era indeciso tra Gabigol e Gabriel Jesus: vuol dire che chi lo conosce lo ha giudicato un calciatore di alto livello. Certo, ha dimostrato di avere poca intelligenza in alcune scelte, ma ci abbiamo messo anche del nostro”.

Gabigol è arrivato con Joao Mario, quest’ultimo da campione d’Europa col Portogallo. Cosa è mancato a Joao Mario?
“Sinceramente non l’ho mai ritenuto un calciatore da 40 milioni di euro. Penso che sia stata sopravvalutato, quel Portogallo vinse un Europeo e ancora oggi ci si chiede perché lo abbia vinto. È un giocatore normale, che fa il suo: comprarlo a 40 milioni e presentarlo come un fuoriclasse è stato un errore di valutazione”.