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Marolda: “Napoli, pessimismo ingiustificato. Resta l'anti-Juve"

Marolda: “Napoli, pessimismo ingiustificato. Resta l'anti-Juve"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 21 agosto 2018, 22:002018
di Marco Frattino

Attraverso le frequenze di RMC Sport, durante la trasmissione A Tutto Napoli, il collega Francesco Marolda - storica firma del quotidiano Il Mattino e del Corriere dello Sport - ha commentato le ultime vicende legate al Napoli di Carlo Ancelotti.

La formazione azzurra è partita col piede giusto in campionato, grazie al successo per 2-1 all'Olimpico contro la Lazio. “E' verissimo che Ancelotti - ha detto Marolda attraverso la trasmissione organizzata in collaborazione della redazione di Tuttonapoli.net - ha sfruttato il gioco ereditato da Sarri, era anche sciocco pensare che il nuovo allenatore potesse stravolgere tutto il lavoro fatto in passato dal tecnico ora al Chelsea. Ancelotti è una persona intelligente, ha preso il meglio del Napoli degli ultimi anni dando però una impronta diversa. Già si vede il minor palleggio orizzontale con maggiore verticalizzazione, Hamsik in cabina di regia e un attaccante alto come Milik in grado di finalizzare il gioco”.

Ora non bisogna passare dal disfattismo assoluto ai facili entusiasmi. “Il successo dell'Olimpico è stato importante per tre ragioni: la Lazio era il minore dei pericoli, lo dico col massimo rispetto dei biancocelesti. L'altro rischio era quello di pensare a Sarri da una parte e Ancelotti dall'altra, quasi come mondi diversi. Poi, il terzo motivo, è la tensione esistente nell'ambiente Napoli. Contro il Milan dovrebbe esserci una contestazione, un eventuale risultato negativo a Roma avrebbe trascinato situazioni brutte anche in vista della sfida di sabato prossimo. La vittoria non ha cancellato nulla, ma ha almeno 'congelato' queste polemiche”.

L'aria che si respira a Napoli non è favorevole alla formazione azzurra, a causa dei rapporti tesi tra parte della tifoseria e De Laurentiis. “La squadra è tenuta abbastanza lontano dalle tensioni, è una situazione positiva per la formazione di Ancelotti. Per fortuna il tecnico è navigato, sa come tenere la squadra distaccata da queste polemiche. L'aria che si respira non è delle migliori, certamente potrebbe esserci una migliore comunicazione così da evitare certe polemiche”.

La gara con la Lazio ha permesso a Milik di confermarsi un grande attaccante. “Nella logica di Ancelotti c'è un centravanti fisico, d'area di rigore. Certamente non Mertens, che può fare il centravanti ma non è l'attaccante tipo che piace ad Ancelotti. Tuttavia ha realizzato 46 gol in due anni, può comunque tornare molto utile al Napoli come prima punta ma anche come trequartista oppure come seconda punta in un 4-2-3-1. Il belga sarà importante per il Napoli. Alle spalle di Milik serviva un'alternativa, c'era Inglese ma è andato via perché ha visto che Mertens rappresenta la prima alternativa al polacco”.

Hamsik è stato sostituito al 70', Diawara scalerà gerarchie oppure resta l'alternativa? “L'ex Bologna sarà utile certamente nel corso della stagione. Hamsik può fare il metodista, ha visione di gioco e tecnica così come piedi importanti. Ci sono movimenti che lo slovacco deve imparare, Ancelotti insisterà sullo slovacco ma ha anche Diawara a disposizione. Il Napoli, per crescere, avrebbe dovuto adottare una strategia diversa in sede di campagna acquisti. Ha preso un portiere a fine mercato (Ospina, ndr) e non è ancora certo che possa essere titolare già contro il Milan, tra l'altro sapeva da tempo che Jorginho sarebbe andato via. Quindi poteva essere preso un altro metodista vero, con una grande carriera in quella posizione”.

Parliamo di griglie, dove inserisce il Napoli? “Vedo gli azzurri alle spalle della Juventus, perché è una squadra che ha dei valori e riparte da calciatori importanti. Ora c'è un allenatore che ha vinto tanto in carriera, i bianconeri vanno considerati in pole per lo scudetto e non può essere altrimenti visti i sette trionfi di fila in campionato. La Juve resta la squadra da battere, ovviamente rispetto una Roma giovane ma sono certo l'Inter che si riprenderà. Certamente, tra Roma e Inter, non vedo perché non inserire il Napoli al secondo posto. Cristiano Ronaldo alla Juventus ha spostato gli equilibri. Senza CR7 in bianconero, tanti media dove inserirebbero il Napoli?”.

Il disfattismo in queste settimane ha alimentato polemiche eccessive. “Probabilmente, ma è una lettura personale, l'arrivo di Ancelotti aveva fatto pensare all'ingaggio di 2-3 top-player come fece Benitez nel 2013. Questo non è accaduto, poi l'arrivo di Ronaldo in Italia e la mancata risposta del Napoli ha portato tanto pessimismo in città. Inoltre Sarri ha lasciato amanti delusi in città, tutte queste situazioni hanno creato del pessimismo. Tuttavia lo trovo ingiustificato, come sono ingiustificate alcune contestazioni”.