Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Micciché: "Il calcio italiano unico. Orgoglioso del mio ruolo"

Micciché: "Il calcio italiano unico. Orgoglioso del mio ruolo"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 19 marzo 2018, 20:152018
di Ivan Cardia
fonte Dall'inviato in Lega, Antonio Vitiello

Eletto come nuovo presidente della Lega Serie A, Gaetano Micciché ha parlato agli organi di stampa presenti, fra cui RMC Sport: "Ringrazio il presidente Malagò e tutti i 20 presidenti che, in maniera inusuale, hanno deciso di votarmi all'unanimità. Alcuni li conosco per lavoro, altri perché sono appassionato di sport, sono molto orgoglioso e anche impegnato, emozionato, in quello che dovrò fare nei prossimi tempi. Ho sempre considerato lo sport una componente fondamentale della vita. Ho un nipotino di 5 anni, che per la prima volta è andato allo stadio in vita sua, e un padre di 97 anni che mi ha chiamato ieri alle 16.30 per dirmi che guardava la partita alla tv. Tutti possono godere dello sport e il calcio è lo sport più noto in Italia, in Europa".

Su cosa può fare.
"Posso portare un contributo, assieme al CdA, che spero venga nominato il prima possibile, e al nuovo amministratore delegato, di serietà e di capacità di coinvolgere tutte le componenti. CdA, Lega, società, stakeholders come tifosi, organizzatori di eventi e via dicendo, cercando di far sì che il mondo del calcio diventi una grande realtà in cui perseguire gli interessi di tutti".

Sugli obiettivi.
"Quantitativi e qualitativi. Tutti sono esponenti economici: un obiettivo è il profitto, quindi trovare le soluzioni migliori per valorizzare il calcio italiano. E poi obiettivi qualitativi: il calcio racchiude tutta la società civile italiana. Quando dico che il calcio italiano è il migliore al mondo so bene che ci sono grandissimi campioni e squadre altrove. Ma quello che abbiamo noi è unico: grandi squadre e grandi città: Napoli, Bari, Bologna, Firenze, Genova, Roma, Torino, Mliano, Venezia. Non sono solo posti dove vedere la partita, ma dove il mondo ha interesse a essere: vedere le chiese, i musei, i ristoranti. Tutto questo gli altri campionati non sono in grado di offrirlo. Ce la possiamo fare e giocare".