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Micheletti: "Inter fuori? Carenze di Spalletti. Juve nell'Empireo"

Micheletti: "Inter fuori? Carenze di Spalletti. Juve nell'Empireo"TUTTO mercato WEB
mercoledì 12 dicembre 2018, 21:382018
di RMCSport Redazione

In diretta nel 'Live Show' di RMC Sport, l'opinionista Giorgio Micheletti ha analizzato i temi più caldi di giornata:

La Juventus contro lo Young Boys vorrà chiudere subito la partita e pensare al derby di sabato...
"La Juventus è sbarcata in quell'Empireo in cui sai cosa sei e riesci a dimostrarlo quasi sempre. I bianconeri non hanno tattiche particolari in testa, sono sempre gli stessi: questo può essere sia un bene che un male ma i numeri sono dalla parte loro. Ronaldo sempre in campo? Penso a Sacchi che non toglieva mai quelli bravi, Baresi giocava sempre. Il turnover è una moda".

Se la Juventus dovesse passare come prima, agli ottavi di finale meglio affrontare una squadra materasso o un grande avversario per prendere più coraggio?
"Se è vero che a gennaio sono in arrivo Pogba e un difensore centrale di spessore, credo che alla Juventus non possa fregare nulla di chi affronterà agli ottavi".

Sull'eliminazione di Napoli e Inter:
"L'eliminazione del Napoli ha reso evidenti i limiti della squadra, quella dell'Inter invece ha denotato alcune carenze del tecnico. Questi sono i punti di differenza. Gli azzurri non sono riusciti a fare gol perchè la palla all'ultimo è capitata a Milik, mentre i nerazzurri non hanno mai giocato tranquilli. Spalletti credo abbia preparato durante la settimana la partita sulla fibrillazione più che sulla tranquillità: ci voleva calma, ma il tecnico non l'ha messa ai giocatori, aveva un'eccessiva voglia di centrare il passaggio. Al 35' l'Inter aveva addosso una frenesia che sembrava mancassero 3' alla fine. Se ieri all'ultimo ci fosse stato Mandzukic al posto di Lautaro, sarebbe finita 2-1 a San Siro".

Chi risentirà di più di questa eliminazione?
"Ancelotti ha capito che la delusione di ieri doveva essere combattuta con una dichiarazione d'intenti sulla possibile vittoria dell'Europa League. Non pensavo che Carlo si potesse calare così nella realtà partenopea. L'Inter invece ha digerito male il terzo posto, c'è negatività nell'ambiente. I nerazzurri devono lavorare tanto, è un anno di transizione e di consacrazione: se dovessero vincere la Coppa Italia avrebbero già fatto tanto. L'arrivo di Modric? Con lui bisogna saper giocare a calcio, non correre come fanno tanti centrocampisti muscolari dell'Inter. Si dovranno cambiare radicalmente tante cose, anche la filosofia dell'allenatore".