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Orrico: "Il problema della Roma è la continuità"

Orrico: "Il problema della Roma è la continuità"TUTTO mercato WEB
lunedì 12 marzo 2018, 21:242018
di RMCSport Redazione

Le parole di Corrado Orrico, ex allenatore dell'Inter, intervenuto ai microfoni di RMC Sport all'interno del Live Show: "Il Napoli visto domenica non era la solita squadra, questo a prescindere dall'ottima fase difensiva che ha organizzato Spalletti. C'è da pensare che un po' l'affanno che gli ha creato le vittorie continue della Juventus e un po' la batosta in casa presa dalla Roma qualcosa sul piano nervoso deve averlo lasciato, perché non ho visto il solito Napoli".


Adesso il Napoli si giocherà tutto nello scontro diretto?

"C'era da aspettarsela una scivolata del Napoli. La Juve ha più esperienza per evitare, anche nelle partite negative, di andare nel pallone. Anche giocando male riesce a vincere. Adesso bisogna vedere come il Napoli si riprenderà nel doppio scoglio che si è creato nel suo cammino, ovvero la sconfitta con la Roma e il sorpasso subito dalla Juventus. Sono cose che incidono tantissimo, a volte anche inconsciamente nella testa dei giocatori".

In zona retrocessione invece cosa ci dobbiamo aspettare?

"Ci dobbiamo aspettare dei colpi di scena continui. Escluso il Benevento che pur giocando bene e onorando gli impegni mi sembra tagliato fuori, le altre andranno avanti col massimo impegno cercando di ripetere quello che fece il Crotone l'anno scorso che fu miracoloso".

Quale squadra la convince di più per la salvezza?
"Le squadre di calcio attraversano momenti buoni e meno buoni. Il segreto per la salvezza è centrare il momento buono, come ha fatto la SPAL che nel momento cruciale ha iniziato a macinare gioco e risultati. Mi ha sorpreso moltissimo la posizione del Sassuolo perché me l'aspettavo come squadra rivelazione, un po' per l'ambiente e un po' per il valore dell'allenatore, invece si trova in una posizione inaspettata e quindi probabilmente anche incapace di usare le armi che servono per salvarsi, ovveor il massimo impegno, semplicità, ricerca del risultato, compattezza di squadra. Tutte cose che servono per lottare per la retrocessione, ed il Sassuolo potrebbe non avere queste capacità.

Lo stesso discorso vale anche per il Chievo Verona?
"Si, considerando pure l'avvio di campionato è stato roboante. Le sconfitte lasciano il segno, o le recuperi immediatamente con una vittoria squillante sennò te le porti dietro. Il Chievo, che io vedo giocare anche discretamente, non riesce a fare il risultato. Vediamo cosa succederà ma i colpi di scena sono all'ordine del giorno".

Un suo parere sul Milan?
"A prescindere dai meriti di Gattuso che sono evidenti, io sono perplesso dal licenziamento di Montella che è stato prematuro. Non si poteva pretendere che una squadra totalmente rinnovata d'incanto potesse tornare a funzionare. Poi è stato mandato via proprio quando il Milan aveva delle partite abbordabili, contro squadre meno forti di quelle che aveva incontrato prima. Lo hanno licenziato facendo secondo me una brutta figura. Poi dopo quello che ha fatto Gattuso va tutto a suo merito ma che questo tipo di campionato non lo avrebbe fatto anche Montella è tutto da dimostrare".

Roma domani si gioca l'accesso ai quarti di Champions. Quante possibilità?
"Squadra con un potenziale infinito, perché ha il centrocampo più forte d'Italia, attaccanti di livello assoluto, difensori di primordine, un portiere da campionato del Mondo. Ha tutto per poter superare questo scoglio, ciò non toglie che in alcuni frangenti questa squadra si specchia va contro i propri interessi e quindi in alcune partite delude. Il problema della Roma è la continuità, cioè essere all'altezza del valore de suoi uomini".


Si aspettava questa partecipazione così grande per la scomparsa di Astori?

"Sono rimasto piacevolmente sorpreso, perché per la prima volta ho visto i fiorentini che hanno fatto gruppo in maniera totale, magnificamente, onorando un giovane la cui fine più tragica di così non poteva essere. Per la prima volta tutta Italia ha dimostrato una civiltà,una sensibilità ed una maturità che non mi aspettavo".