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Rui Costa: "La numero 10 è pesante. Oggi c'è meno fantasia"

Rui Costa: "La numero 10 è pesante. Oggi c'è meno fantasia"TUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
martedì 22 maggio 2018, 00:442018
di Michele Pavese
fonte dal nostro inviato, Alessandro Rimi

Manuel Rui Costa, ds del Benfica, ha parlato ai microfoni di RMC Sport al termine della Notte del Maestro, la partita di addio al calcio di Andrea Pirlo.

Sulle scelte del CT del Portogallo: "Non posso commentare, non ho il diritto di farlo perché lavoro in una grande squadra. Tiferò per la Nazionale, dovranno entrare in campo ricordandosi di essere campioni d'Europa in carica. Ci sono tante squadre che giocano bene e molto forti, ma sono sicuro che faremo bene".

Su André Silva: "Nessun centravanti della sua età ha fatto il fenomeno al primo anno in Serie A. Tutti si aspettano tanto, soprattutto quando giochi in una grande squadra come il Milan. Ha bisogno di tempo e darà soddisfazioni".

Su Cristante: " È un ottimo giocatore, voi lo vedete ogni giorno".

Sulla finale di Champions: "Si affronteranno due squadre uguali nel modo di giocare, molto offensive. Ci saranno spazi per gli attaccanti: il Liverpool ne ha tre molto forti, ma se concedi spazi a Cristiano Ronaldo perdi la partita".

Su Pirlo: "Non siamo stati solo compagni di squadra. In quella squadra eravamo tutti una famiglia, abbiamo vinto non solo perché eravamo grandi giocatori ma per il rapporto che rendeva tutto più facile. Ho grande stima di Andrea, era un 10: quando arrivò era un mio panchinaro, poi è diventato uno dei più forti al mondo nel suo ruolo. Aneddoto? Nessuno in particolare, ogni giorno passato insieme era divertente, lui sembra introverso ma non è così".

Sul numero 10: "Esistono ancora, non giocano più nella posizione in cui eravate abituati a vederli, ma fanno gli esterni o i centravanti, Il calcio perderebbe se non ci fossero giocatori con quelle caratteristiche. Oggi è tutto più meccanico, c'è meno fantasia. Calhanoglu mi piace, il Milan ha avuto sempre grandi numeri 10".

Sull'importanza del numero 10 nella Fiorentina: "È un numero che ha una storia, a Firenze ha un significato particolare. Io sono orgoglioso di esserlo stato a Firenze e a Milano, è una responsabilità grande".

Su Sarri: "Mi piace come persona, ho grande stima per lui e ha fatto un grande lavoro".