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Valcareggi: "Mio padre è stato spesso sottovalutato"

Valcareggi: "Mio padre è stato spesso sottovalutato"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 8 giugno 2018, 17:512018
di Michele Pavese
fonte Dal nostro inviato, Lorenzo Marucci

L'agente Furio Valcareggi è intervenuto ai microfoni di RMC Sport a margine della presentazione del libro dedicato al padre, l'ex CT azzurro Ferruccio Valcareggi, scritto in prima persona con la collaborazione di Alberto Polverosi: "L'idea è nata per rivendicare il ruolo di mio padre, spesso sottovalutato. Ha risolto tanti problemi del calcio italiano, che veniva da 30 anni di buio e dall'umiliazione del Mondiale del 1966. Ha vinto subito un Europeo ed è arrivato secondo nel 1970, perdendo in finale contro il Brasile di Pelé. Qui a Coverciano sono nati gli allenatori più bravi del mondo, quelli toscani hanno qualcosa in più e possono allenare ovunque. Mio padre merita di stare tra i grandi. L'ho sempre seguito, me lo sono goduto appieno".

Un aneddoto particolare: "Io parlavo, troppo, lui troppo poco. Nei viaggi di ritorno a casa dopo le trasferte c'era molto silenzio. Io comunque influivo molto sulle sue scelte: c'era sempre un viola convocato".

Sull'assenza di Rivera: "Non è venuto eppure è l'unico che sta bene. In Messico non stava in piedi, si allenava ma non era idoneo a giocare. Con Mazzola in campo l'Italia ha vinto ed è andata in finale, vuol dire che era giusto non cambiare".

Su Mancini: "La Federazione ha pomiciato a lungo con Ancelotti, ma Mancini è la scelta giusta, ha un gusto sopraffino. Ancelotti, Allegri, Conte vincono perché hanno sempre allenato grandi club: chi gliela fa fare ad allenare squadre meno vincenti e a guadagnare meno. Da qui a due anni vedremo cosa sarà cambiato".