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Roma, Di Francesco a Monchi: "Ok i conti ma diamo continuità"

Roma, Di Francesco a Monchi: "Ok i conti ma diamo continuità"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 12 febbraio 2018, 10:032018
di Pietro Lazzerini

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato a Radio Anch'Io lo Sport su Radio Rai Uno: "Non ho dormito niente dopo la vittoria di ieri (ride). Devo dire che sul gol c'è stata una deviazione sfortunata, ma mancava molto tempo e ho voluto dare un po' di fiducia e tranquillità. Ci siamo rimessi sulla strada giusta vincendo. Le due squalifiche in mezzo al campo ci hanno complicato le cose, però la Roma deve avere una rosa che permetta alla squadra di uscire anche dalle difficoltà come accaduto ieri. Under? Penso che non si debbano fare paragoni. Ha una grande qualità nel preparare il tiro e la giocata nascondendolo fino alla fine, come faceva Montella. Ha la stessa velocità di esecuzione dell'Aeroplanino. E' un paragone da legare solo a una caratteristica tecnica e non al giocatore in generale. A che punto siamo con la costruzione della Roma? C'è ancora tantissimo da fare ma questa squadra, nonostante i cambiamenti, ha assimiliato presto tutto ciò che gli chiedevo. Abbiamo avuto 40 giorni di difficoltà e ora, finito anche il mercato che ci ha distratto, abbiamo ritrovato anche la compattezza di squadra. In alcuni momenti ci manca la continuità nei 90 minuti. Squadra non da scudetto e le parole di Monchi? Ci aspettavamo di avere qualche punto in più, li abbiamo lasciati per strada per qualche errore di troppo. Abbiamo avuto poca lucidità sotto porta nonostante le caratteristiche degli attaccanti. Noi siamo sempre stati dietro rispetto a Juventus e Napoli. I nostri acquisti hanno avuto bisogno di un po' di tempo per capire la piazza rispetto agli acquisti delle altre grandi. La possibilità di dare continuità con tanti giocatori sarebbe ottimale per qualsiasi tecnico, basta pensare proprio a Napoli e Juve. Mi auguro che pur rimettendo a posto le questioni societarie, si possa dare continuità ai progetti. Mi auguro che Monchi riesca a permttermi questo, sapendo che serve programmazione anche per tenere a posto i conti. Io i giocatori li alleno, non faccio il mercato. Tra la fase difensiva e quella offensiva ci sono dei numeri eclatanti perché siamo la squadra che ha tirato più in porta di tutto il campionato.

Abbiamo bisogno di essere più cinici e determinati. C'è solo un modo per sistemare i difetti: lavorare, lavorare e lavorare ancora per correggerli tutti. Schick? Nel 4-2-3-1 sarebbe meno trequarti e più attaccante. E' un giocatore che si può adattare in tutte le situazioni. Ha qualità importanti, ha solo bisogno di ritrovare la forma. Totti è una risorsa? E' una grande risorsa, poco appariscente ma molto importante per me. Spesso mi dà i sentori e gli umori della squadra visto che conosce tanti calciatori. Momento difficile della Roma superato? Deve essere un finale in crescente per la nostra squadra. Abbiamo acquisito nuove sicurezze. Adesos dobbiamo perdere meno pezzi possibili e dare continuità al lavoro in allenamento e alle partite. Contro lo Shakhtar vogliamo fare un grande match e passare il turno. Karsdorp? Magari qualche giorno in più è consigliato rispetto a qualche giorno in meno. Sta proseguendo nel recupero nei tempi previsti. Quanto aiuta conoscere l'ambiente romano? I giovani che sono della Roma in giro per l'Italia se hanno qualità rientreranno alla base. Basta pensare a Pellegrini. Mandarli a giocare è un aspetto positivo. L'importante è seguirli con attenzione e scegliere chi riuscirà a essere utile al nostro progetto. Conosce l'ambiente romano mi aiuta, anche se il ruolo è cambiato rispetto a quando giocavo. Roma è una piazza importante, ma io non dormo perché l'adrenalina mi toglie la spensieratezza che avevo quando giocavo. Vincere a Roma non è facile, ma chi ha il desiderio di far bene porta avanti le proprie idee con il lavoro quotidiano".