Roma, Di Francesco usa l'Europa per rispondere alle critiche di Pallotta
Prima Donadoni, poi Sousa e ancora Blanc. Le voci su un possibile cambio al timone della Roma si rincorrono ormai da diversi giorni e sono state alimentate dalla sconfitta subita in campionato contro la SPAL dove Di Francesco ha subito duri attacchi dai tifosi e dalla stampa. La risposta di questa sera ha scacciato, almeno per il momento, ogni parola di rabbia riportata dagli USA, dove Pallotta continua a marcare stretto il suo tecnico pur riconoscendogli le grandi capacità in campo europeo.
Le prossime due partite restano però determinanti per l'allenatore romanista. Prima il Napoli e poi la Fiorentina per cambiare il corso di un campionato iniziato zoppicando. Due partite per mostrare la stessa faccia cattiva che puntualmente viene sfoggiata dai giallorossi quando si tratta di Champions League. "Dobbiamo capire che potremo diventare una grande squadra soltanto giocando bene qualsiasi competizione, con la stessa rabbia e determinazione". Queste parole sono il Di Francesco-pensiero post CSKA. Che poi riconosce che "la squadra è giovane e deve crescere nella continuità" ma allo stesso tempo ha anche sottolineato come ci sia "rabbia per i tanti punti persi in casa". L'allenatore della Roma sente comunque la squadra dalla sua parte e chiude le porte allo spauracchio dell'esonero con una frase chiarissima: "Non si può cambiare l'allenatore in campionato e tenere questo in Europa". A buon intenditor, poche parole.