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Roma, il ragionier Pinto tra ingaggi in aumento e costi dei cartellini abbattuti

Roma, il ragionier Pinto tra ingaggi in aumento e costi dei cartellini abbattuti TUTTO mercato WEB
sabato 6 agosto 2022, 08:15Serie A
di Dario Marchetti

Dybala, Matic, Wijnaldum, poi Belotti. La campagna acquisti della Roma viaggia su due binari diversi perché se da una parte gli investimenti per il cartellini non ci sono stati, dall’altra l’esborso principale è legato ai contratti. Eppure il fine ultimo dei Friedkin è quello anche di abbassare il monte ingaggi rispetto alle passate gestioni e in vista dei nuovi paletti Uefa, un obiettivo in questo momento che pare lontano essendo già aumentato di oltre 25 milioni. Chiaramente è una fotografia parziale perché il mercato non è finito e l’aumento si ridurrà a 12 con la partenza di diversi esuberi come Veretout (affare chiuso con il Marsiglia), Carles Perez e Villar (rispettivamente a un passo dal Celta Vigo e dalla Samp).

Tiago Pinto comunque la sua strategia l’ha tracciata e vuole chiudere il saldo del mercato tra costi e ricavi in attivo. Un primo step è stato abbattere i costi per gli acquisti, al punto che ad oggi ha speso poco meno di 7 milioni per il solo cartellino di Celik, guadagnando circa 18 milioni con le cessioni di Veretout, Olsen e Florenzi. Dunque un +11 che sembra destinato a crescere con l'acquisto a zero di Belotti e l'arrivo in prestito di Bailly a discapito di altre cessioni come Kluivert, Calafiori e Diawara. Sui contratti, invece, è stato fatto un discorso a parte. Inevitabilmente cresceranno, ma è il tipico 'rischio d'impresa' che i Friedkin si assumono e che potrebbe essere coperto con l'ingresso in Champions League e dunque con l'aumento dei ricavi. D'altronde con gli acquisti voluti da Mourinho, l'obiettivo minimo è proprio quello di centrare uno dei primi quattro posti della Serie A.

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