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Roma, la bugia di Lopetegui e una chance per rilanciarsi

Roma, la bugia di Lopetegui e una chance per rilanciarsiTUTTO mercato WEB
martedì 18 settembre 2018, 18:002018
di Pietro Lazzerini
fonte Dal nostro inviato a Madrid

"Mi aspetto di affrontare una squadra più forte della semifinalista della Champions dell'anno scorso". Questa la frase che ha dichiarato Julen Lopetegui, allenatore del Real Madrid, parlando della Roma di Di Francesco. Pretattica? Realismo? O solo un po' di sana prudenza in vista dell'esordio in campo internazionale alla guida di un club? Difficile rispondere a questa domanda, molto più facile provare a smentirla con i fatti.

I giallorossi hanno perso in estate tre pedine che fino all'anno scorso venivano ritenute fondamentali nel progetto tecnico romanista: Alisson, Nainggolan e Strootman. E' vero, sono arrivati giocatori giovani e interessanti. E' arrivato Pastore (che domani non ci sarà) ed è arrivato un campione del mondo come Nzonzi, ma parlare di miglioramento, almeno nell'immediato, pare veramente complicato. Lopetegui ha parlato di una squadra che si conosce meglio dopo un intero anno sotto la guida di Di Francesco, senza considerare il fatto che, come da programmazione storica del ds Monchi, la Roma è stata cambiata radicalmente nei suoi interpreti e che dunque è partito quasi un nuovo corso.

La squadra della Capitale vista in campionato, è lontana parente di quella vista nella sfida di ritorno ai quarti di finale di Champions vinta contro il Barcellona con quella clamorosa rimonta. Una squadra con meno certezze e, per il momento, anche con meno qualità e consapevolezza nei propri mezzi. La sfida di domani servirà allo stesso Di Francesco per misurare la febbre allo status tecnico e fisico dei propri uomini e una risposta negativa potrebbe minare quel che resta dell'unità e della determinazione che hanno portato i giallorossi a un passo dalla finale dello scorso anno.

Lopetegui, con queste dichiarazioni, ha provato a mettere un po' di pressione in più alla squadra ospite. Ha provato a stanare l'orgoglio ferito con la speranza di colpirla a morte. Ai giallorossi adesso spetta il compito non facile di far inghiottire il primo boccone amaro della gestione dell'ex ct della Spagna. L'anno scorso ci sono cascati Simeone e Valverde, che sia arrivato il momento giusto per tagliare la testa anche alla terza big della Liga non che campione d'Europa in carica da tre stagioni consecutive? Non sarà facile, ma considerando il momento, la Roma non può far altro che provarci.