Roma, le due facce della notte di Kharkiv. Serve ripartire dai primi 45'
La Roma vista a Kharkiv deve ricominciare dal primo tempo, se vuole ottenere la qualificazione a scapito dello Shakhtar. Un paradosso, considerato come le due squadre si avvicinavano alla partita: giallorossi in gran forma e ben rodati da un 2018 che ha portato 6 incontri ufficiali; lo Shakhtar che arrivava da una pausa invernale di due mesi, con una gara preparata fra Dubai e la Turchia per preservare i muscoli dei campioncini brasiliani. Quel che abbiamo assistito alla Metalist Arena è stato un vero e proprio paradosso, con i giallorossi a sembrare sulle gambe nella ripresa e uno Shakhtar protagonista di una vera e propria escalation fisica. Alla faccia dei carichi di lavoro.
Un problema evidentemente non solo fisico da parte della squadra di Eusebio Di Francesco, ma anche mentale: è stato incassato male il gol dell'1-1 e i giallorossi sono stati incapaci di reagire. Il centrocampo a due che faticava ad arginare e le condizioni di Florenzi hanno fatto il resto. Si dovrà ripartire dal buono fatto nel primo tempo, quando la Roma sembrava la squadra di casa. Facendo tesoro anche di ciò che si è visto nella ripresa.