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Roma, Pallotta sul piede di guerra: anche Plzen diventa importante

Roma, Pallotta sul piede di guerra: anche Plzen diventa importanteTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 11 dicembre 2018, 12:452018
di Pietro Lazzerini
fonte Dal nostro inviato a Plzen

Fosse stato per James Pallotta, sulla panchina della Roma Eusebio Di Francesco non ci sarebbe più da un pezzo. Il presidente statunitense, da mesi non perde l'occasione dopo ogni partita dal risultato negativo, di rimbrottare il tecnico usando spesso anche termini forti. Un rapporto, quello tra i due, che non è mai decollato veramente e restato saldo solo grazie alle decine di milioni portati dalla Champions League nella passata stagione.

RISCHIO BOEMO - La partita di domani sera contro il Viktoria non conta nulla ai fini del risultato sportivo, se non circa 2,7 milioni di euro in caso di vittoria che comunque non dispiacerebbero a nessuno all'interno del clan giallorosso. Conta però, per il tecnico della Roma, che pur obbligato a fare turn over in vista del vero banco di prova finale, ovvero il campionato, non potrà fare brutte figure per evitare di scatenare le ire presidenziali per l'ennesima e forse definitiva volta. Anche Francesco Totti, che continua a difenderlo a spada tratta insieme a Monchi, ha capito che qualcosa non torna avallando l'idea del ritiro. Il segnale è di quelli forti, anche in Repubblica Ceca, non si può sbagliare.

GENOA CERCHIATO DI ROSSO - In ogni caso, solo una sconfitta netta e umiliante potrebbe anticipare eventuali decisioni come l'esonero. Adesso Pallotta gioca in casa perché anche i tifosi si sono rivoltati contro il proprio allenatore e, quindi, un mezzo passo falso potrebbe bastare per far saltare il banco. Il campionato sarà l'ultima vera occasione per Difra di salvare quanto, tanto, di buono costruito in questo anno e mezzo. Non sarà facile, anche viste le assenze che continuano a falcidiare la sua rosa, ma per l'uomo capace di riportare i giallorossi a un passo dalla finale di Champions, anche questa missione non può essere definita 'impossibile'.