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Roma-Real sul mercato - Cassano, un Gordito per i blancos

Roma-Real sul mercato - Cassano, un Gordito per i blancosTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 16 febbraio 2016, 16:302016
di Raimondo De Magistris

La storia calcistica di Antonio Cassano è un continuo susseguirsi di occasioni perse. Non fa fatica ad ammetterlo lo stesso giocatore, quel talento di Bari vecchia che - in 15 anni - non è mai riuscito a trasformarsi in un fuoriclasse. Colpa di comportamenti che non sono mai andati a pari passo con le giocate sul campo, di una disciplina necessaria per trasformare un gol fantastico come quello realizzato all'Inter nel dicembre 1999 nella normalità.
Eppure, i continui colpi di testa non hanno evitato a Cassano il trasferimento in club importanti. Un talento strabordante, che non è passato inosservato nemmeno a Madrid. Era l'estate 2001 e per Cassano, dopo cinque anni, l'avventura nella Roma era giunta agli sgoccioli. Da settimane trattativa il suo acquisto la Juventus, poi arrivo la chiamata di Ernesto Bronzetti: "Antonio, vuoi andare nella squadra più grande della storia?"
Una domanda retorica, impossibile rispondere in maniera negativa. Il Real Madrid chiuse la trattativa in pochi giorni con un'offerta da cinque milioni di euro, dando così il via a una avventura (solo) calcisticamente deludente. "Quando uno è giovane, 20 anni, e con la passione per le ragazze - racconta - ha una forza che potresti far sesso ogni giorno. Le opportunità io le ho sempre avute. Ero Cassano, il giocatore del Real.

Se avessi fatto qualsiasi altro mestiere non mi avrebbe filato nessuna, nemmeno mia madre! Sono un tipo, ok ma non bello". E ancora: "Al Real sono arrivato a pesare 95 chili. E per me il peso ideale sarebbe 83 perché sono alto 1,75. Avevo un amico lì a Mirasierra, alle 10 mi portava in appartamento tutto il cibo che volevo. Io lo pagavo 200 o anche 500. La sfortuna era che quando si giocava fuori casa... lui non ci fosse!".
Cassano ben presto a Madrid si trasformò nel Gordito, nel giocatore noto più per le prese in giro a Capello che per le giocate in campo. Una stagione e Florentino Perez lo rimandò in Italia, alla Sampdoria. Ponendo così fine a una stagione che rivelò il vero Cassano: un talento sopraffatto dalla sregolatezza.