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Acerbi: "Ci voleva cambio di rotta. Cannavaro mi mancherà"

Acerbi: "Ci voleva cambio di rotta. Cannavaro mi mancherà"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 18 dicembre 2017, 17:452017
di Michele Pavese

Francesco Acerbi, difensore del Sassuolo, ha parlato ai microfoni di Sky Sport del traguardo delle 100 partite di fila raggiunto con la maglia del Sassuolo, senza sostituzioni o squalifiche: "Come si raggiunge un simile traguardo? Cerco sempre di stare attento a quello che faccio, soprattutto ai falli al limite dell'area. Provo a non dare vantaggi agli avversari, con la massima concentrazione per tutti i 90'. Non c'è una partita più bella: sono state annate sempre in crescita, sia personale che di squadra. Abbiamo raccolto grandi soddisfazioni".

Dopo un inizio difficile siete migliorati: "Il campionato è difficile. Faccio un in bocca al lupo a Bucchi, eccezionale come uomo, ma forse ci voleva un cambio di tendenza. Abbiamo cominciato a capire che dovevamo pensare alla salvezza, mentre all'inizio pensavamo fosse semplice raggiungere l'obiettivo. Non pensavamo di poterci trovare in questa situazione e questo deve servirci: la nostra mentalità deve essere quella di lottare in ogni partita".

Hai sconfitto la malattia. Hai un messaggio da dare? "Si gioca a calcio per pochi anni, ci vuole fisico ma anche molta testa e voglia di lottare. Bisogna fare vita sana e avere obiettivi, puntare sempre al massimo. Prima della malattia avevo la sensazione di essere invincibile, ero un po' "superficiale" nelle cose che facevo. Sono arrivato al Milan e mi sentivo al top, ma sono i dettagli che fanno la differenza".

Cannavaro è pronto a cambiare vita. Cosa ne pensi? "Se dovesse andar via sicuramente mi mancherà. Gliel'ho detto di persona, è un ottimo giocatore e un grande uomo, nello spogliatoio mancherà tanto e rimarrà nel cuore di tutti. Abbiamo trascorso momenti bellissimi insieme e mi ha dato tanti consigli, aiutandomi a crescere. Si merita il meglio".

Cosa non va nel Milan? "Non è facile dirlo. Anche con il cambio di allenatore sono in difficoltà. Non è colpa dei singoli giocatori, perché sono ottimi e non si discute il loro valore. È l'insieme di tante cose che non fa girare bene la squadra. Non stanno andando bene, ma spesso basta una scintilla a cambiare il corso del campionato. Un po' come è successo a noi".

Hai deciso di rinnovare per cinque anni dopo essere stato vicino all'addio in estate. Hai mai pensato di aver fatto una scelta sbagliata? "Ho sempre cercato di non avere alibi e di lavorare sulla mia testa. Grazie all'aiuto di uno psicologo cerco di migliorarmi come uomo: solo così si va avanti nel calcio e nella vita. Cerco di dare il massimo anche quando ho dei dubbi, ma non devo mai avere mezzo rimpianto, bisogna tirare fuori l'energia. Ci sono stati momenti in cui sono stato titubante, ma non bisogna mai mollare o deprimersi. Questa è la mia forza".